Il mio atto di ribellione è l‘amore:
Amo le donne che “non sono come le altre”
Perché credono che la donna sia due tette,
Nessun cognome,
La bellezza come unica ambizione.
Amo le donne che odiano le puttane,
Con le unghie lunghe e i vestiti demodé,
Perché non sanno di essere niente da sé
Se non altro dall‘uomo,
La costola d‘Adamo,
Che vive il tempo di un riflesso.
La mia sensualità per farti sesso,
Arrogante, se a sé stante.
La mia fragilità per farti forza,
Così che ci sia solo metà mondo da conquistare.
La mia casa per il tuo lavorare.
Dunque se sei ragione sarò passione,
Dunque basti tu a figurazione.
Ma se tu poi sei altro da te,
Perché io rimango altro da me?
Coprirmi per scansare gli stupri,
Calmarti per scansare i litigi,
Sopportarti per essere felici,
Chi sono? Sono solo un per chi?
Non lo so.
Forse non mi è dato sapere.
Ma se posso, voglio amare la donna
Che si perde nel riflesso dell‘uno
Credendo che d‘oltre non ci sia nessuno.
Alla donna „con le palle“ vorrei dire sì,
Tu sei come le altre. E va benissimo così.
Sara Magnacavallo
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