Women on Waves: un grido di libertà dal mare

È sempre difficile esprimersi su cosa sia etico e cosa sia morale. 

Fino a che punto è corretto esprimersi sul corpo altrui? 

Dove finisco io e dove inizia l’altrƏ

Fino a che punto posso negare a qualcunƏ la possibilità di avere un’assistenza medica qualora decida sul proprio corpo?

Ciò che c’è di controverso nelle questioni legate al libero arbitrio è che le persone non smetteranno mai di scegliere. 

E qualora qualcosa diventasse illegale? Lo faranno lo stesso. È così da sempre.

Sull’aborto ne abbiamo viste tante, fin troppe. Ciò che le donne si sono lasciate fare pur di interrompere una gravidanza è inqualificabile. Ma come fare, se dall’altra parte c’è un muro invalicabile di giudizio morale? Come impedire a qualcun altrƏ di decidere per me?

È qui che un gruppo di donne dai Paesi Bassi, una barca a noleggio e tanta formazione e informazione hanno creato Women on Waves: un’organizzazione no profit che, insieme a Women on Web, supporta le donne di tutto il mondo ad abortire in sicurezza, offrendo tutto il sostegno fisico e psicologico che la questione richiede.

Le donne, grazie a una nave attrezzata con una clinica specializzata, operano nei paesi in cui l’aborto è illegale. In che modo? Chi ha necessità di supporto contatta le WOW e si presenta dove la barca è attraccata. Lì viene caricatƏ su e portatƏ in acque internazionali. 

Uscendo con la barca dalle acque territoriali, è possibile applicare le leggi olandesi, procedendo con l’interruzione volontaria di gravidanza in maniera sicura e legale. I Paesi Bassi, infatti, consentono di fornire la pillola abortiva a quelle donne che desiderano interrompere la propria gravidanza entro e non oltre il sedicesimo giorno di ritardo delle mestruazioni.

Ma le Women on Waves non offrono solo questo servizio. Tra le proposte di supporto ci sono anche: informazioni sui contraccettivi, fornitura di contraccettivi d’emergenza, test di gravidanza, supporto non direttivo circa una gravidanza, che aiuti la persona a decidere in maniera consapevole, informata e sicura sul proprio corpo. Ma anche visite per determinare lo stato della gravidanza in corso, aborto medicalizzato se le mestruazioni hanno un massimo di 16 giorni di ritardo e supporto circa le MST (Malattie sessualmente trasmissibili).

Tra i modi con cui queste compagne forniscono ad altrƏ compagnƏ materiale informativo e farmacologico, oltre alla barca medicalizzata, ci sono anche droni e robot che fanno servizio delivery.

Le WOW hanno un elenco telefonico che copre tutti i paesi in cui l’aborto e l’educazione sessuale sono illegali. Per ciascun luogo è indicato nome e numero di telefono di una donna che opera in questa organizzazione, madrelingua del paese dal quale si richiede un sostegno.  Inoltre, sul loro sito vengono offerti anche manuali di autoformazione su tutte le tematiche sopracitate.

La lotta alla libera scelta sul proprio corpo è in continua evoluzione, ci sono luoghi in cui è approdata e altri in cui non riesce neppure ad avvicinarsi. Eppure, ovunque c’è un mondo che respira, che risponde alle urla di qualcunƏ, che non abbandona solo perché non è d’accordo. Queste urla sono la nostra forza e noi siamo la loro.

In onore di tutte le lotte che migliaia di persone fanno ogni giorno, con se stessƏ, con lƏ altrƏ e per lƏ altrƏ e in onore della chiamata nazionale del 29 e 30 ottobre di Non Una Di Meno lanceremo il grido:

Insieme siam partite

Insieme torneremo

Non una

Non una

Non una di meno

Adele De Pasquale

© Credit immagini: link + link 

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