A fine giugno sono andata al cinema Nickelodeon di Genova per vedere il documentario One day One day realizzato dal collettivo A Thing By con il supporto di Will.ita.

One Day One Day mostra le vite di centinaia di migliaia di immigrati senza documenti che vivono all’interno dei ghetti e delle baraccopoli sparse nel nord della Puglia, gli unici posti disposti ad accoglierli e al tempo stesso a inghiottirli. Le storie di questi ragazzi sono segnate dalla ricerca di un rifugio e una vita migliore in Italia. Molti di loro trovano lavoro nelle campagne del nostro Paese dove vengono impiegati per raccogliere il cibo che acquistiamo nei supermercati.
Giacomo, Olmo, Marco e Matteo hanno vissuto per mesi con i ragazzi di Borgo Mezzanone. Con alcuni di loro, per esempio Billy, Mario e Tomas, hanno instaurato un legame di amicizia profondo e si sono fatti testimoni delle loro storie e di questa realtà. Questa loro esperienza ha reso il documentario un mezzo per mandare un messaggio forte di umanità e solidarietà. Come dicono alcune recensioni sulla loro pagina Instagram quello che hanno fatto questi ragazzi è stato «catapultare gli spettatori nella vita di questi ragazzi», «fare un rutto alla cena di natale di famiglia», «lanciare una bomba», «parlare a tutti, anche a chi ha già un’idea o un pregiudizio riguardo la questione», «mostrare di qualcosa che finché non la vedi non esiste nonostante sia vicinissima a te»; «aiutare a vedere la tua vita e i tuoi problemi e ridimensionarli».



La sala del cinema alla fine della proiezione era silenziosa: la platea era paralizzata e/o in lacrime. Anche coloro consapevoli, a conoscenza, di questa realtà, sono rimasti senza parole. I ragazzi di A Thing By consapevoli delle emozioni della platea sono entrati nella sala e hanno permesso che ogni spettatore facesse domande o commenti. Hanno inoltre spiegato perché inizialmente il documentario non era disponibile per gli adulti e perchè, solo dopo averlo mostrato agli studenti delle scuole superiori e con una petizione firmata da più di 5000 adulti, hanno deciso di distribuire One Day One Day ai cinema disposti a proiettarlo.

Se non volete girare lo sguardo dall’altra parte ma rendervi partecipi del cambiamento per un mondo migliore, andate sul sito di Will media e scoprite quando sarà la prossima proiezione nella vostra città o scrivete ai ragazzi di A Thing By perché vengano a presentarlo. Perchè forse One day One day le cose possono cambiare.
Maddalena Fabbi
© Credit immagini: Courtesy A Thing By