Birretta?
Come un vento caldo estivo, come una casa senza wifi, chiudo gli occhi per meditare ma sento solo il candido frastornare dei muratori nel muro a fianco.
Non so più dove ho inizio. Un tempo scrivevo frasi così nelle mie poesie d’amore. Se dovessi scriverne una ora, cosa direi, cosa vorrei trasmettere?
È questo forse il mio blocco. Penso alle cose che mi mancano
solo per piangere davanti ai loro visi, ritratti nella mia immaginazione.
Pizza:
A mò di Carrie, nel mio quartiere, appena fuori dal kebabbaro, addentavo voracemente una fetta di pizza ai funghi, quando ebbi una rivelazione.
E se la mia fosse una perdita di valori?
Pertanto quelli vecchi, più radicati, forse si sono esauriti. O meglio, non mi definiscono più con quella predominanza che mi ha spinto nelle mie mille decisioni e percorsi intrapresi fino ad oggi…

Caffè e sigaretta:
Devo uscire di casa in quattro minuti. Tento comunque di fare colazione, così per risparmiare e da giorni continuo a dimenticarmi di fare l’abbonamento annuale per il tram. Potrei vivere in un posto esotico, ma odio il caldo. Vorrei esplorare paesi lontani, ma ultimamente non sono molto socievole… vivere in una città scenica come Parigi o Londra, ma non ha senso, sarebbe solo per vantarsene. Invece, no, l’apice del mio successo è arrivare 10 minuti in anticipo a un incontro.
Frappè al cioccolato:
Scendo e salgo, volo e cammino, mi commuovo in una stanza d’hotel e ballo nella notte. Gli alti e bassi sono onde nella mia felicità. Quanto è rara la consapevolezza e l’accettazione che a volte le cose non devono, non possono, andare bene alla prima, o alla seconda o alla quinta. Che non si può avere tutto, ma ciò che si ha avuto basta e avanza. A volte lo schizzo è già il disegno finito.
Ricordami così come quando te lo avevo regalato.

Alessia Iannicelli
© Credit immagini: Courtesy Alessia Iannicelli