Borgata Paraloup, al riparo dai lupi

Paraloup è una borgata formata da una dozzina di baite in provincia di Cuneo, nel comune di Rittana, a 1360 metri. In occitano Paraloup significa ‘al riparo dai lupi’, perché ha ospitato per secoli pascoli e greggi, che in un certo senso proteggevano dai lupi le borgate più popolose del comune di Rittana.

Successivamente, tra il settembre 1943 e la primavera del 1944 la Borgata ospitò il primo quartier generale delle bande partigiane di Giustizia e Libertà del cuneese. Fu una fucina di libertà’, in cui circa 200 giovani, dell’età media di 20 anni e di ogni estrazione sociale si radunarono per ricevere un’istruzione politica e militare e formarsi per la lotta per la liberazione dal nazifascismo e la ricostruzione di un’Italia democratica. Tra i partigiani ricordiamo Duccio Galimberti, Giorgio Bocca, Dante Livio Bianco e Nuto Revelli.

Nel 2008, dopo un lungo periodo di spopolamento, la Fondazione Nuto Revelli, grazie a un’idea del presidente della Fondazione nonché figlio di Nuto, Marco Revelli, amministratore unico di Paraloup, ha rilevato e restaurato le baite abbandonate per custodire e tramandare una doppia memoria: quella della vita contadina e della guerra partigiana, facendo rinascere un luogo che potesse essere testimone reale e concreto della Storia. Un museo a cielo aperto. 

La rinascita di Paraloup ha portato al recupero di un modello sostenibile per la montagna. Nell’impresa sociale di Paraloup vivono e lavorano Alessandro Ottenga, direttore della Borgata; Margherita Testa, che si occupa di comunicazione e fundraising; Valeria Morichi, responsabile cucina e cuoca della Borgata; Paola Pasquero, responsabile dell’ospitalità delle baite per il pernottamento. Il Museo dei racconti presenta l’installazione multimediale e interattiva Le stagioni di Paraloup, che racconta delle quattro epoche che hanno caratterizzato la storia della Borgata: la fine dell’Ottocento e le migrazioni alpine, il periodo di Lotta partigiana contro il nazifascismo, l’epoca dello spopolamento e il ritorno alla vita in montagna di oggi. Nel 2018 è stato anche allestito un palco in legno che si affaccia sulle Alpi marittime, dedicato a eventi culturali, spettacoli, concerti, festival. In questa valle si trova una fitta rete di sentieri e mulattiere che collegano le varie borgate, le stesse che percorrevano i montanari e i partigiani. 

Il pastore Gian Vittorio Porasso e le sue capre

I pascoli, abbandonati negli anni a causa dello spopolamento, si sono trasformati in boschi. Se la presenza degli alberi è sicuramente un vantaggio per limitare le frane, il sottobosco necessita di essere recuperato: è per questo che il pastore Gian Vittorio Porasso, con le sue 140 capre, quest’estate ha contribuito alla rinascita pastorale. Il pastore ogni giorno portava le capre per i prati – nutrendole così solo del pascolo e non di mangimi-  e faceva ritorno la sera nella stalla per la mungitura, producendo anche i formaggi. La mattina venivano di nuovo munte per poi essere riportate al pascolo.

In questi giorni, a poche settimane dalla transumanza, la rinascita pastorale di Paraloup arriva a Bra in occasione di Cheese 2021 «con un laboratorio del gusto sulle cucine resistenti, una conferenza sulla pastorizia e il ritorno alla montagna, una degustazione allo stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e lo stand del pastore». Gli abitanti della Borgata hanno anche lanciato una raccolta fondi con visita al pascolo, degustazione e visita al museo per la realizzazione di un docu-film, per raccontare della rinascita agro-pastorale del luogo.

Degustazione di formaggi caprini, vini e birre di aziende artigianali locali

Paraloup è un laboratorio a cielo aperto, per un ritorno sostenibile alla cultura e alla vita in montagna, guidato dalla sensibilità per la memoria storica delle persone che hanno abitato il luogo, che ha ospitato una ‘Resistenza di comunità’ e che oggi, grazie alla sua rinascita, riporta questa vocazione nella sua forma sperimentale e multidisciplinare.

Potete seguire la vita in borgata ed essere aggiornati sugli eventi anche sui canali social (Instagram e Facebook).

Marta Schiavone

© Credit immagini: Courtesy of Borgata Paraloup

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