Poesie Erranti è un progetto sociale di giovani ex studenti del Quarto Anno Liceale presso Rondine Cittadella della Pace che mira a presentare il fenomeno migratorio sotto una nuova luce, non come un problema o una minaccia ma come una risorsa e una possibilità di arricchimento culturale, attraverso l’arte e la forza evocativa della poesia.
«La parola ‘errante’ è una parola poliedrica, che può assumere diversi significati. La prima interpretazione si presta a definire le persone con cui interagiamo per scrivere le poesie, ovvero esseri umani che, durante le loro vite, hanno viaggiato o stanno viaggiando. Al contempo ‘errare’ vuol dire anche perdersi, nel significato che Ariosto gli ha affidato, essendo le vite di tutti noi un continuo girare alla ricerca di un qualcosa di cui a volte nemmeno conosciamo la forma, che spesso viene ritrovata proprio dove siamo partiti» racconta Edin, membro del progetto insieme a Elly, Dennis, Iris e Federico.
Ragazze e ragazzi si trasformano in penne, valigie o clessidre per dare voce a chi di strada ne ha fatta tanta.
Incontri, racconti e storie personali diventano poesie in un tragitto che dall’Italia dà voce al mondo.
Il cuore di questo progetto continua a pulsare grazie ai racconti e alle sensazioni di migranti che scoprono se stessi nell’esperienza del viaggio.
«Per il nostro progetto» – spiega Edin – «abbiamo deciso di attenerci a una precisa metodologia: a ogni persona che intervistiamo, anche se preferiamo definirlo un dialogo, chiediamo di raccontare la propria storia basandosi su cinque parole chiave che definiscono le tappe significative della loro vita. Infine, chiediamo alle persone di dare un titolo capace di rappresentare il viaggio geografico, ma soprattutto quello psicologico intrapreso per raggiungere la loro meta.»
Per diffondere e condividere le poesie i giovani di questo progetto hanno creato una pagina Instagram, ma il loro obiettivo è quello di trasformare le storie di vita, di paure e di sogni in murales, finanziati dal comune di Trento e da Rondine Cittadella della Pace, nella speranza di aprire la mente e il cuore delle persone.
Tra i progetti per il futuro c’è anche l’idea di pubblicare un libro e la volontà di tatuare sempre più città italiane.
«Riceviamo un regalo grandissimo quando le persone decidono di raccontarci la loro i vita, i loro dolori, le loro speranze. Le attuali tecnologie ci hanno permesso di continuare la ricerca di Persone Erranti e la scrittura delle poesie ad esse collegate. Per fortuna la letteratura e la poesia ci permettono di viaggiare con la mente anche quando fisicamente non si può fare perché si può provare a fermare gli uomini, ma non le loro storie» conclude Edin.
Un progetto che vuole far toccare con mano alla cittadinanza storie di persone reali ed erranti attraverso un linguaggio poetico e vivendo la diversità come ricchezza.
Così parole e sensazioni si tramutano in poesie permettendoci di viaggiare fuori e oltre le nostre vite alla scoperta della dimensione errante dell’essere umano.
Elisa Lacicerchia
Pubblichiamo una poesia dalla raccolta di Poesie Erranti:
Life As a Gift
Un sussurro all’orecchio, L’amore di una famiglia,
La volontà del mio animo libero, Mi han portato
Dove un caldo tramonto Mi ha dolcemente accolto In questa terra serena.
Ho sete,
Sete di mondo,
Così vasto e variopinto Da non lasciarsi scoprire, In una sola vita.
Ciò però non ferma
La mia voglia di scoprir mondi E accarezzar culture.
Ma il mio cuore
Non intende dimenticar Il profumo di casa
E il calor delle familiari braccia Dalle quali ho spiccato il volo. Folle mondo,
Dolce famiglia, Vi sono grata.
~Lana dalla Georgia e Poesie Erranti
© Credit immagini: Courtesy Poesie Erranti