Lo spreco alimentare costituisce oggi un grosso problema per il nostro pianeta: ogni anno oltre dieci milioni di tonnellate di prodotti alimentari vengono gettati via, pari a un terzo del cibo prodotto sulla terra. Con conseguenze enormi a livello ambientale: se i rifiuti alimentari fossero un paese, sarebbero terzi al mondo per emissioni di gas serra, superati soltanto da Cina e Stati Uniti. Questo fenomeno implica inoltre una notevole perdita economica per un valore di circa diciassette miliardi di euro l’anno!
Ultimamente si sta parlando molto di una nuova iniziativa in Italia: si tratta di Too Good To Go, una app che segnala ai consumatori prodotti in scadenza ma ancora buoni, evitando così che finiscano nell’immondizia.
Too Good To Go è nata come startup agli inizi del 2016 e sebbene negli anni non siano mancati altri interventi e iniziative di recupero di prodotti alimentari in scadenza, questo progetto ha il merito di aver raggiunto un’ampia rete internazionale di utenti e distributori: attualmente è operativa in undici paesi europei, mantenendo la sede centrale a Copenaghen.
L’applicazione funziona attraverso un sistema di geo-localizzazione che rileva i punti di ritiro più vicini dove è possibile acquistare le magic box, ossia dei ‘pacchi sorpresa’ contenenti il cibo invenduto della giornata; l’acquisto avviene tramite il telefono, ma è necessario recarsi di persona a ritirare il pacco in determinate fasce orarie stabilite dal venditore. Le magic box sono vendute a prezzi minimi, circa a un terzo del prezzo di listino, di rado superando i cinque euro: a beneficiarne non sono così soltanto gli utenti ma anche i negozi, che possono ampliare la loro rete di consumatori.
Too good to go è approdata prima a Milano e da pochi giorni anche a Torino: una tendenza in espansione che vede coinvolti diversi punti vendita, tra cui la grande distribuzione con Carrefour Italia e Eataly ma anche i tramezzini veneziani di Tramé e i prodotti del micro-panificio artigianale Le Polveri.
Too Good To Go può vantare con orgoglio di aver già favorito in tutta Europa la vendita di oltre undici milioni di magic box, un numero destinato a crescere, evitando così l’emissione di quasi ventitré milioni di tonnellate di Co2.
Acquistare una magic box può essere una bella sorpresa, oltre che un’azione individuale consapevole per rendere il nostro mondo un po’ migliore, che ne dite?
Elena G.
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