Giulia, una laurea in Antropologia Culturale e Visiva con una tesi di ricerca nelle aziende agricole dell’entroterra cilentano, è giornalista da anni e ha pubblicato più di 700 articoli che parlano di cibo, che ne esplorano le storie sottese, le esperienze di vita di chi con certi alimenti cucina da tempo perché uso ai costumi familiari o di chi si sperimenta in cucina per la prima volta alla riscoperta dei sapori tradizionali della propria terra d’origine.
Dai suoi studi e dalla sua esperienza in Cilento nasce nel 2021 il progetto LAC – Laboratorio di Antropologia del Cibo, «un vero e proprio laboratorio antropologico dove persone e cucine da tutto il mondo si incontrano, ogni volta in modo diverso.» Decine di corsi, di 2 ore ciascuno, dove cucinare parlando, approfondendo ricette tipiche di diverse parti del mondo, dalla vicina Liguria al lontano Sud Est asiatico, con chi si rende disponibile a condividere i segreti di cibi insoliti e impregnati di tradizione.

Migranti di prima, seconda e addirittura terza generazione, chef professionisti o amatori appassionati della cucina tradizionale del proprio Paese di origine, tutti cuochi per una sera, accomunati dal desiderio di condividere e mettersi in relazione con il gruppetto di quelle 10-15 persone che si iscrivono all’evento.
Durante il corso «si cucina e si mangia insieme attorno a un tavolo: chi vuole può aiutare il cuoco nella preparazione, chi vuole può prendere appunti, chiacchierare con il vicino o tartassare di domande e curiosità il docente. Perché qui si fa prima di tutto antropologia e cultura, ma rigorosamente in modo conviviale.»
Incuriosita dall’iniziativa (adoro la buona cucina, sperimentarmi ai fornelli e gettarmi a capofitto nell’esplorazione di tradizioni culinarie a me ignote), ho deciso di partecipare al corso di cucina dominicana condotto da Nael. Originario di Santo Domingo, Nael si trasferisce a Milano all’età di 9 anni dove – dopo un’esperienza lavorativa a Berlino che lo avvicina al mondo della cucina, del quale si appassiona fin da subito – vive e lavora oggi, collaborando tra le altre cose con LAC. Ha un sorriso empatico, una maestria incredibile nel chiudere le empanadas, e non si perde d’animo nel raccontarmi come adattare ciascuna delle ricette mostrateci alla mia dieta vegetariana.


Tornando a casa mi perdo a ripercorrere nella mia testa tutti i sorrisi di quella serata: uno spazio confortevole, una cucina che profuma di famiglia, 10 persone piacevoli con cui condividere per una sera esperienze di cucina e di viaggio, gustando e imparando a replicare piatti ricchissimi della tradizione dominicana, guidatə da uno chef impeccabile e paziente nell’aggiustare le nostre empanadas storte e nel riparare alle nostre foglie di platano rotte nell’euforia della preparazione.
Qui il calendario dei corsi in programma nelle prossime settimane!
Gaia Bugamelli
© Credit immagini: Courtesy LAC