Il Foyer di Cenni: Milano riparte dalla coabitazione

Foyer è un termine francese che, tra i vari significati, indica un focolare interno a un’abitazione, una parola quindi che fa della sfera domestica e della condivisione degli spazi intimi la sua chiave interpretativa. Il termine, in lingua inglese, viene anche utilizzato per indicare lo spazio architettonico che precede le sale di teatro e viene quindi utilizzato metaforicamente con l’accezione di ingresso in un gruppo sociale o in un ambiente lavorativo.

Forte di questi significati, la cooperativa milanese Darcasa ha progettato negli spazi del progetto Cenni di cambiamento a San Siro (una struttura la cui storia architettonica è divenuta famosa tra gli ‘addetti ai lavori’ per il mix di sostenibilità degli investimenti, materiali da costruzione come il legno e progettualità sociali) un programma di coabitazione dedicato a giovani studenti e lavoratori, desiderosi di fare il loro ingresso nella società e di rendersi indipendenti dalle loro famiglie, il Foyer di Cenni.

Dopo una breve fase di selezione (che comprende controlli sul reddito familiare e incontri conoscitivi con rappresentanti del vicinato mediati da Darcasa), il processo assume la forma di un win-win, in cui tutte le parti ottengono dei vantaggi. Ai ragazzi viene stipulato un contratto a canone agevolato che permette loro di trasferirsi nella città di Milano per studiare o lavorare, condividendo casa con altri ragazzi; in cambio gli viene richiesta una prestazione di dieci ore a settimana dedicate ad attività di assistenza al vicinato, come aiuti ad anziani e famiglie, l’organizzazione di eventi di quartiere o la risoluzione pacifica di conflitti minori nel vicinato. 

L’innovatività del progetto, che fa riferimento alle estese reti di Foyer anglosassoni e francesi, si riflette anche nella sua capacità di associazione con esperienze simili, come la rete Milano2035: l’obiettivo di queste reti sociali è la diffusione più ampia possibile del modello abitativo, adattato però al tessuto sociale italiano e più in generale del sud Europa. Il problema dell’inserimento lavorativo dei giovani è infatti nei Paesi mediterranei più accennato che altrove e il Foyer si propone quindi come una risoluzione preventiva del problema che, se accostata ai moderni progetti di rigenerazione urbana e sociale, può diventare più che un’occasione, ma un vero e proprio ‘affare’ per gli investitori immobiliari. Servono ora bandi pubblici e cooperative pronte a sviluppare altri progetti innovativi affinché questo modello possa diventare una realtà affermata anche nel nostro Paese.

Francesco Fiori

© Credit immagini: link + link + link

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