Maroc.Chi? Il Marocco in italiano è una pagina Instagram di divulgazione sulla cultura e la società marocchine. Nasce un anno e mezzo fa circa da un’idea di Selma, giovane italiana di seconda generazione che «un giorno si è svegliata e si è chiesta: ‘conosco davvero il mio paese d’origine?’. E da allora sta in fissa».
Mi racconta, con occhi appassionati, che è un progetto che affonda le sue radici molto più in là, in un percorso prima di tutto personale, poi successivamente tramutatosi in collettivo. Come ragazza di seconda generazione, Selma si è ritrovata a un certo punto a chiedersi effettivamente chi fosse e quanto conoscesse il proprio paese d’origine, a indagare un’identità dalle molteplici sfaccettature. Racconta che spesso, per le persone di seconda generazione con origini marocchine, si cristallizzano due principali tipi di narrazioni: quella dei genitori emigrati trenta o quarant’anni fa, che riportano un’immagine ormai vetusta del proprio paese, e quella del paese d’arrivo, spesso limitata a stereotipi o idealizzazioni. Per comprendere quindi la realtà sottostante al racconto, Selma decide, ormai tre anni fa, di partire, di tornare dopo anni, in Marocco, con un obiettivo: conoscere come effettivamente i giovani marocchini in Marocco vivano.
Le si apre un mondo e capisce quanto ci sia da esplorare e studiare. Inizia a farlo quindi attraverso approfondite ricerche, per la maggior parte su materiali in francese e inglese, totalmente in autonomia. Da qui il passaggio a un progetto più collettivo: si rende conto di quante persone siano in una situazione come la sua e sceglie il virtuale come spazio di azione, di condivisione. «L’identità è un viaggio molto complesso e c’è sempre bisogno di una bussola». Maroc.Chi? prova ad esserlo.


Ogni mese sulla pagina escono tre post dedicati a un personaggio della cultura o della storia marocchina e a tematiche connesse ad esso. Si tratta sempre di tematiche fuori dagli schemi del mainstream, della narrazione idealizzata o stereotipata. Attraverso i vari caroselli si è parlato, ad esempio, del sistema di voto, dei partiti politici, della struttura educativa presenti in Marocco; dei suoi intellettuali, della musica, della produzione cinematografica. Tra i vari personaggi Selma mi parla di Malika al-Fassi: prima giornalista donna, combatté per l’indipendenza del proprio paese, lottando per i diritti delle donne (grazie a lei le donne ottennero il diritto di voto nel 1959!) e per l’alfabetizzazione.
Questa curata produzione, illustrata da grafiche create da Selma ispirandosi ai colori e alle atmosfere marocchine, ha creato una community variegata: giovani di seconda generazione che come lei cercano maggiori informazioni e rappresentazioni delle proprie origini; persone trasferitesi dall’Europa al Marocco; persone che ci vivono da sempre; persone semplicemente incuriosite. Tutte, però, accomunate da una voglia di saperne qualcosa di più, di scavare sotto alla superficie.
Cecilia Verri
© Credit immagini: Maroc.Chi?