Tutto ha inizio nel 2005 con l’intervento e l’inventiva di tre pionieri del cambiamento: Alessandro Ronca, Maria Chiara Flugy Papè e Maurizio Ferrario. Comprano un rudere in provincia di Terni con l’obiettivo di capire se è possibile costruire una realtà totalmente sostenibile a livello energetico.
Dopo anni di lavoro e di studi specializzati, dal 2009 il Parco dell’Energia Rinnovabile (PeR) è ufficialmente un centro di ricerca, sperimentazione e di formazione sull’energia rinnovabile, un esempio unico di struttura autosufficiente a impatto positivo sull’ambiente.
Il fulcro di questo parco è la Casa Ad Energia Zero, chiamata così perché non ha nessuna forma di integrazione energetica che non sia direttamente derivata dalla natura. Ecco come funziona: per il riscaldamento degli ambienti c’è la serra climatica, che è uno strumento per produrre energia dai raggi del sole senza convertirla o utilizzare altri vettori. Offre il 35% del calore necessario per riscaldare la casa.
Il principio secondo cui funziona è molto semplice: si pensi a quando la macchina viene lasciata al sole in inverno, nonostante il freddo esterno, dentro è calda. È semplicemente un modo più evoluto di servirsi dell’effetto serra che, per certi versi è molto dannoso, ma allo stesso tempo essenziale per la vita del pianeta, e se adeguatamente sfruttato è una risorsa piuttosto significativa. La serra produce calore in modo convettivo, immesso all’interno della casa attraverso un sistema di ventilazione forzata.
Il pannello solare termico sul tetto, mette al contempo da parte l’energia solare, che viene poi portata in un secondo pannello di accumulo e distribuita negli ambienti, parte in corrente continua, parte convertita a 220V da un inverter.
E per lavarsi? Tutte le acque meteoriche vengono prima purificate da un filtro di prima pioggia, poi confluiscono in un sistema di accumulo e un sistema di miglioramento di qualità e sicurezza le distribuisce nei lavandini e nelle docce; tutto lo scarico viene recuperato eliminando i saponi.
Adesso che sentirete come funziona il sistema di condizionamento dell’aria, da usare nei giorni più caldi, rimarrete senza parole: un sistema di refrigerazione naturale, che prende l’aria dal bosco in prossimità della casa, la condiziona, la aspira e la fa entrare all’interno.
Tutto questo, naturalmente, non è a costo zero, anzi, sono serviti ingenti fondi per realizzare un progetto così ambizioso, ma la transizione tecnologica è sempre conseguenza di scelte importanti.
Sopperire agli errori è una strada in salita, che però ripaga con una vista mozzafiato su un futuro di sviluppo e speranza.
Beatrice Basso
© Credit immagini: Courtesy Maurizio Ferrario + link