Nel 2019 sono stati pubblicati 86.475 libri, a fronte di circa 1.800 case editrici esistenti.
Se ci trovassimo in una libreria dinanzi a tutti questi volumi non sapremmo da dove iniziare la ricerca e da cosa farci attrarre. È una questione di copertina.
Di contro, fino a pochi secoli fa, non era necessario distinguere un libro blu Sellerio, da un bianchissimo Einaudi, un Adelphi da un modello simile stampato da Iperborea. Non vi era, in effetti, alcun bisogno di differenziare un libro da un altro: il mercato dei libri coinvolgeva un numero esiguo di persone. C’erano pochi scrittori e poche persone scolarizzate che potessero permettersi sia di leggere, sia di acquistare un volume.
Il mercato dei libri è diventato di massa solo nell’Ottocento, per opera del capitalismo e dell’istruzione obbligatoria.
Da allora ogni libro è perfettamente riconoscibile, per competere tra le decine di migliaia di libri pubblicati all’anno e raggiungere l’obiettivo di vendita.
Questa evoluzione storica è raccontata nel libro ‘A proposito di libri’, primo volume del giornale Il Post, pubblicato da Iperborea e parte della collana ‘Cose spiegate bene’.
Il manuale è la fonte perfetta per sapere tutto sui libri: quale carta si usa, quali caratteri, chi li scrive e chi lavora in una casa editrice, ogni curiosità sulle librerie e sulla copertina. Tutto.
Per inciso, il libro è stato scritto con il font ‘Noe Text’, una peculiarità, dato che il più utilizzato è ‘Garamond’.
Per dare una mano ai lettori nel districarsi in mezzo a questa giungla di carta e inchiostro, la redazione de Il Polo Positivo ha scelto sei libri da consigliare, ecco quali:
Sull’adolescenza
Leggi: ‘I Bagnanti’ di Rocco Anelli. Edito Les Flâneurs.
Il lettore ha il privilegio di collocare i protagonisti, i bagnanti, ovunque voglia – sembra di essere in un luogo metafisico, simile a un film di Fellini o di Guadagnino.
I protagonisti sono cinque adolescenti che trascorrono le giornate tra la scuola e il lavoro. Il confronto con il gruppo diventa quotidiano e opprimente, poiché ognuno vive l’età adolescenziale in modo differente.
Condividono però lo smarrimento, la paura per le emozioni – le sentono estranee, soprattutto nel momento in cui si cimentano con l’amore.
Scelto perché: Anelli è uno scrittore foggiano classe 1998. La sua formazione cinematografica presso l’American University of Rome conferisce al romanzo un’atmosfera d’epoca. Scrivere per lui è tanto importante quanto la musica. Nella vita compone musiche utilizzate nei corti della Columbia College di Chicago e ha associato una playlist al romanzo. Un’opera d’arte precede ogni capitolo.
[Francesca]
Resistenza, sostantivo femminile
Leggi: ‘Fiore di roccia’ di Ilaria Tuti. Edito Longanesi.
«Quelli che riecheggiano lassù, fra le cime, non sono tuoni. Il fragore delle bombe austriache scuote anche chi è rimasto nei villaggi, mille metri più in basso. Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto […] soldati ci hanno dato un nome, come se fossimo un vero corpo militare: siamo Portatrici.»
Scelto perché: Ilaria Tuti, con le sue parole, sa farci vivere in prima persona l’esperienza delle Portatrici durante il primo conflitto mondiale regalandoci emozioni profonde.
[Aloisia]
Chi dice cos’è l’amore
Leggi: ‘Atti osceni in luogo privato’ di Marco Missiroli. Edito Feltrinelli.
«Avevo dodici anni e un mese, mamma riempiva i piatti di cappelletti e raccontava di come l’utero sia il principio della modernità. Versò il brodo di gallina e disse – Impariamo dalla Francia con le sue ondate di suffragette che hanno liberalizzato le coscienze.- E i pompini. La crepa fu questa. Mio padre che soffiava sul cucchiaio mentre sentenziava: e i pompini.»
Libero Marsell, tra Parigi e Milano, dall’adolescenza agli amori al matrimonio alla paternità (sta a chi legge poi scegliere se considerarlo come un climax ascendente o discendente).
Scelto perché: Ci parla della ricerca di come si possa imparare ad amare e la scoperta di quanti modi possibili esistano al mondo per farlo. La musica, il cinema, la politica, la solitudine, le amicizie, i luoghi in cui si lascia un pezzo di sé.
[Marta]



Migrante stabile
Leggi: ‘Porto Palazzo’ di Amarilli Varesio. Edito SuiGeneris.
Porta Palazzo è un’arteria pulsante della capitale sabauda, un brulicante crocevia di persone, storie, culture; una costante unisce dieci storie diverse, meravigliosamente complesse: la necessità di rimanere fedeli a se stessi, radicati, stabili e la necessità di viaggiare, di andare; costantemente divisi tra il mare e la terra.
Amarilli Varesio è una giovane cantautrice e artista di strada che ha conosciuto e raccolto in questo volume le storie di alcune persone che hanno lasciato la propria terra per approdare tutte, in un modo o nell’altro, nel Porto torinese che è Porta Palazzo.
Scelto perché: Porta Palazzo è un quartiere che mi ha rubato il cuore in poco tempo. La migrazione va compresa, approfondita e normalizzata. Le storie di Amarilli sono ritratti vividi di tutto ciò, che incuriosiscono, emozionano e spingono riflettere.
[Cecilia]
Cose che scaldano il cuore
Leggi: ‘Vita. Uno spettacolo straordinario’ di Lisa Aisato. Edito Rizzoli.
«Sogni, speranze, amore, paura, dolore, incertezze, quotidianità: in una sola parola, la nostra vita».
Scelto perché: Questo libro è una carezza. È una poesia scritta e illustrata. È la Vita (con la V maiuscola) raccontata nel più poetico dei modi. Mi sono emozionata più volte, immedesimata molto spesso, sentita sfiorata da una carezza, per tutto il tempo. Consigliato per scaldare i cuori da 0 a 100 anni.
[Barbara]
La scintilla umana
Leggi: ‘La terra dei figli’ di Gipi. Edito Coconino Press.
«Sulle cause e i motivi che portarono alla fine si sarebbero potuti scrivere interi capitoli nei libri di storia. Ma dopo la fine nessun libro venne scritto più».
Scelto perché: ambientata in un mondo post apocalittico in cui l’umanità è regredita in uno stato primordiale fatto di violenze e tribù, ‘La terra dei figli’ è una graphic novel di silenzi e sguardi, che indaga le fragilità dell’essere umano. Gipi narra il viaggio di due fratelli che tentano di sopravvivere e colmare un vuoto nell’animo in un mondo desolato e spietato, in cui forse però qualcosa di buono è rimasto.
[Paolo]



Francesca Cesari, con il contributo della Redazione
© Credit immagini: link