L’XLab è un bene confiscato alla criminalità organizzata, situato nella zona torinese di Regio Parco, dedicato a Peppino Impastato, Mauro Rostagno ed Emilio Salgari e gestito dall’associazione Acmos dal 2008.
Inizialmente questo spazio era dedicato alla sperimentazione dei nuovi media, da cui il nome Perfoming Media Lab per poi diventare un luogo dedicato all’arte e alle più svariate forme d’espressione dove l’unico limite è l’immaginazione.

Un laboratorio di riflessione ed elaborazione di azioni artistiche a scopo educativo, politico e sociale per aprirsi alla collettività e per generare aggregazione e partecipazione.
«L’equipe ha assunto geometrie variabili negli anni, attualmente siamo in quattro ad occuparci delle progettualità e della struttura.» – raccontano Chiara, Federica, Martina e Martina – «Non abbiamo qualifiche specifiche in campo artistico o culturale, anche se per tutte noi la scrittura, la danza e la lavorazione del legno sono grandi passioni. Dalla nostra abbiamo tanta esperienza nel settore educativo, avendo tutte fatto laboratori nelle scuole superiori, medie ed elementari ma soprattutto tanta voglia di sperimentare e di metterci in gioco.»

Le attività spaziano dall’organizzazione di laboratori artistici per bambini e ragazzi del quartiere all’organizzazione di mostre e festival culturali.
L’arte e la cultura si presentano così come occasioni d’incontro, di discussione e di crescita.
Le iniziative e i progetti proposti infatti sono volti a smuovere le coscienze, aprire le menti, alimentare il confronto per contribuire alla creazione di nuovi punti di vista.
«Da quando è iniziata la pandemia abbiamo avuto molta difficoltà a organizzare qualsiasi tipo di attività artistica in presenza, per cui ci siamo sperimentate in call e rubriche online attraverso i nostri canali social Facebook e Instagram, perché la nostra voglia di conoscere opere e artisti non si è mai chiusa dietro la porta di casa. Sempre per rispondere a un bisogno che sentivamo forte nei giovani come noi abbiamo aperto un’aula studio, che continueremo a tenere aperta perché ci ha permesso di conoscere persone sempre nuove.»
L’obiettivo principale è di far conoscere sempre di più lo spazio al territorio in cui è inserito, costruire bellezza e consapevolezza attraverso l’aggregazione del quartiere.

«Per il futuro ci piacerebbe che il bene potesse essere abitato da singoli artisti o collettivi che avessero bisogno di uno spazio per creare e la voglia di restituire qualcosa al territorio che li ospita, parallelamente conoscere i nostri vicini e ridipingere con loro le serrande della via per renderla più bella e fare dei corsi di arti manuali.»
Uno spazio espositivo e un laboratorio artistico permanente per dare forma alle proprie riflessioni e azioni attraverso molteplici discipline artistiche, appartenenti sia al mondo dell’arte figurativa che performativa. Un luogo per stimolare, attraverso l’arte, azione e aggregazione, per far sì che il pensiero critico continui a essere attivo e che il mezzo artistico costituisca sempre più una voce rilevante nella lettura del nostro tempo.
Elisa Lacicerchia
© Credit immagini: Courtesy XLab