Possiamo dire che questo periodo di quarantena ha modificato molte nostre abitudini e dettato nuove priorità. Abbiamo visto diventare beni di prima necessità – oltre ad amuchina e disinfettanti per mani – lievito, farina e terra per vasi, prodotti quasi introvabili nelle settimane del picco e portati a casa come piccoli trofei dopo lunghe ore di coda. Perché? «Abbiamo riscoperto la gioia di usare le mani e di metterle in pasta e in terra assaporando, nei nuovi ritmi di vita, lo sforzo e poi la soddisfazione che deriva dal coltivare le proprie verdure o dall’impastare il proprio pane».
È così che Margherita, una laurea in agraria e ora iscritta alla magistrale “Environmental and food economics” con indirizzo nel settore dell’agroalimentare, motiva la nuova passione degli italiani. Questa consapevolezza e l’aver sperimentato lei stessa la gioia di dedicarsi alla coltivazione di frutta e verdura durante la quarantena, le hanno dato lo spunto per un nuovo progetto che, siamo fieri di dire, ha voluto realizzare con noi de Il Polo Positivo. Durante la nostra chiamata infatti mi dice «mi sono rivolta a voi del Polo perché trasmettete molta fiducia nel futuro e voglia di mettersi in gioco per dare il proprio apporto alla società» e ci ha quindi proposto un progetto “agricolo”.
«Mi sono resa conto – racconta – che le persone generalmente pensano che coltivare un orto sia molto complicato e prenda tanto tempo, io invece sono convinta che con le adeguate informazioni e i giusti consigli pratici sia piuttosto semplice. Ecco allora la mia idea: incentivare le persone a informarsi e incuriosirsi di quello che comprano e mangiano, consci del fatto che anche sul davanzale di casa si possono crescere i propri prodotti».
In cosa consiste questo progetto?
Tre rubriche sui nostri canali social:
- La prima avrà inizio oggi con cadenza mensile per un intero anno e testerà la conoscenza dei lettori riguardo a quali siano i frutti e la verdura raccolti nel nostro paese in quel mese per poi dare la risposta e qualche informazione aggiuntiva. «Lo scopo è di fornire ai lettori i mezzi per scegliere in modo consapevole i prodotti freschi delle nostre zone evitando quelli che vengono da paesi lontani con lunghe ore di trasporto e conseguente inquinamento».
- La seconda inizierà a settembre e consisterà in video informativi per «fare chiarezza sui prodotti che troviamo sugli scaffali della grande distribuzione e sulle informazioni abbondanti ma poco chiare che, in quanto consumatori, riceviamo». Impareremo a leggere le etichette dei prodotti, distinguere i differenti tipi di agricoltura o di allevamento e a conoscere le norme attualmente vigenti in ambito alimentare.
- «Dopo tanta teoria è bene cimentarsi in prima persona mettendo le mani nella terra per seminare e poi raccogliere il frutto del proprio lavoro». Durante la primavera 2021 avrà luogo la terza rubrica, con video per fornire le conoscenze di base e condividere i trucchi del mestiere per poter coltivare da sé, anche in città, alcuni prodotti.
Speriamo che l’entusiasmo agricolo nato in questo periodo di quarantena rimanga vivo negli animi ma siamo certi che, per coloro che continueranno a cimentarsi in questa attività, per chi vuole saperne di più su ciò che compra o per chi vuole tutelare il pianeta con il suo stile alimentare, questo progetto andrà a genio.
Aloisia Morra
© Credit immagini: courtesy Margherita Brambilla