Quello che ci si porta a casa da questo gennaio sono una valanga di buoni propositi, che sappiamo non manterremo mai: le nostre facce sconvolte dalle ten-years challange, il ricordo dell’anno passato e di ciò che vorremmo fosse diverso in quello nuovo. E in effetti qualcosa di diverso c’è.
A Milano, nel quartiere Isola, nell’inutilizzato spazio del Municipio 9, è stato inaugurato un nuovo hub alimentare, per il recupero e lo stoccaggio di beni alimentari di ogni genere, in linea con l’iniziativa ZeroSprechi promossa dal comune di Milano, Assolombarda e Politecnico. Lo spazio è in grado di recuperare ben duecento venti mila pasti all’anno grazie alla collaborazione di industrie del terzo settore (tra cui Siemens e Pirelli), organizzazioni no profit, supermercati (tra cui Coop, Simply, Carrefour) e altre organizzazioni beneficiarie, tra cui alcune Onlus che si occuperanno della distribuzione del cibo.
Il Politecnico di Milano ha elaborato uno studio per la realizzazione del progetto e monitorerà l’operatività dell’hub così come degli impianti, per dodici mesi, elaborando un progetto replicabile ed estendibile ad altre zone e quartieri della città. Un vero e proprio punto di raccolta degli avanzi provenienti, ad esempio, dalle mense delle varie aziende coinvolte: un modo di far fronte a problematiche attualissime con coraggio e serietà.
Recuperare, ridistribuire, le nuove parole chiave di una Milano sempre più sostenibile e cosciente, che non volta le spalle alle avversità odierne.
Un’iniziativa volta ad aiutare non solo chi necessita di essere aiutato, ma anche il pianeta, contribuendo a ridurre sprechi e a risparmiare in un’era sempre più votata allo spreco e al consumo abietto di ogni bene.
Augurandoci che sia solo la prima tessera di un meraviglioso domino di iniziative del genere, ci salutiamo un po’ più coscienti e consapevoli di ieri.
Sara P.