Sentinelle Salvacibo: combattere lo spreco alimentare per il pianeta e per le persone. 

Sentinelle Salvacibo è un progetto di lotta allo spreco alimentare, nato e attivo principalmente su Torino ma con qualche progetto anche in altre città italiane, tra cui Milano, dove sono attive alcune attività di recupero. 

Nasce nel 2016 da un’idea di Eco dalle città, associazione e notiziario digitale dedicato all’ambiente urbano. Inizialmente è ideato come progetto volto al miglioramento della raccolta differenziata del Mercato di Porta Palazzo, dentro il quadro di RePoPP (Progetto organico Porta Palazzo).

Il progetto evolve quando il gruppo di volontari si rende conto del significativo spreco di cibo ancora adatto al consumo che avviene quotidianamente all’interno del mercato. Iniziano quindi le attività di recupero della frutta e della verdura che a fine mercato sarebbero gettate via poiché non perfette e quindi meno vendibili.

L’attività si espande anche in altri sette mercati della città di Torino (Via Porpora , Piazza Foroni, Borgo Vittoria, Corso Cincinnato, Corso Svizzera, Onorato Vigliano e Santa Rita) dove ad oggi la distribuzione di cassette tre volte a settimana, mentre a Porta Palazzo tutti i giorni . Nel 2018 iniziano le assunzioni e i tirocini anche e soprattutto in un’ottica di integrazione lavorativa di molti richiedenti asilo, che ad oggi fanno parte del team di lavoro di Sentinelle. Nel 2020, durante l’emergenza COVID, nascono anche le Carovane Salvacibo (su Torino e Milano) – che recuperano l’invenduto dei grandi centri di distribuzione agroalimentare – e la Cucina all’interno del Mercato Centrale – che prepara piatti caldi per alcuni dormitori torinesi. Sempre a causa della pandemia l’afflusso di persone è aumentato moltissimo, ma l’accesso al servizio rimane aperto a chiunque e gratuito. 

Parte del team di Sentinelle

Qualche giorno fa il team di Porta Palazzo ci ha accolte per poter osservare con mano un pomeriggio di recupera. Ecco com’è andata: 

Sono le 13.30 e il gruppo di Sentinelle inizia a sistemare il banco da cui avverrà la distribuzione e a cercare tra le vie del mercato delle cassette adatte – tendenzialmente medio piccole e di cartone – che gli ambulanti non utilizzano più. 

Nel frattempo accorrono le prime persone a prendere dei biglietti con un numero: serve per l’organizzazione della distribuzione, che avverrà dalle 14.30. I numeri finiscono in fretta – ma ci sarà cibo per tutti. 

Martina mi racconta che «E’ stato difficile far passare l’idea dello spreco alimentare, che non è solo una cosa che fanno loro ma stanno facendo un’azione per il pianeta, per l’ambiente. Ma dopo 6 anni è diverso, non si vergognano più (…) ma ci vengono con più orgoglio e tranquillità». D’altro canto, ci è voluto tempo affinché gli ambulanti capissero il loro tipo di attività, ma ad oggi c’è una bella collaborazione e sono loro a chiamare le Sentinelle affinché recuperino il loro invenduto. 

Recupero delle cassette

Si passa subito dopo alla ricerca dell’invenduto. La quantità di cibo che viene salvata ogni giorno è enorme: se in inverno sono circa 150 chili, in estate si raggiungono facilmente i 300, con picchi di anche 500/600 chili. Frutta e verdura sono i principali alimenti che compongono le cassette – sempre coloratissime e zeppe – ma non mancano ogni tanto pane e altri tipi di alimenti inscatolati. Rimango stupita dalle enormi casse di pere, avocado, agretti ancora perfetti che però verrebbero gettati via. Si tratta per lo più di frutta e verdura mature, ammaccate o semplicemente non perfette e quindi non appetibili alla clientela. 

Piccola parte della frutta e della verdura recuperata

Il team procede quindi velocemente con la preparazione delle cassette: ognuna abbonda di un mix di frutta e verdura e in alcune fanno capolino altri tipi di alimenti in scatola.

Preparazione e distribuzione delle cassette di frutta e verdura

Alle 14.30 inizia la distribuzione delle cassette, oggi il raccolto è abbondante e ce n’è davvero per tutti. Molte persone ne analizzano il contenuto e si scambiano ciò che preferiscono. Mi spiegano che si è intessuta una rete di mutuo aiuto significativa tra le persone, che non raramente portano da sé altri beni da scambiarsi e si preoccupano l’uno per l’altro. 

Sentinelle Salva Cibo ci ha dimostrato così di essere al contempo un progetto utile all’ambiente e alle persone.

Cecilia Verri

© foto: courtesy of Cecilia Verri

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