Zainab al-Qolaq: Ho 22 anni, ho perso 22 famigliari

Zainab al-Qolaq è una giovane, giovanissima artista. Nel maggio del 2021 ha esposto nove dei suoi dipinti nella sede dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani a Gaza.
Zainab al-Qolaq ha 22 anni, ma sulle spalle il dolore che un essere umano ‘nato dalla parte giusta del mondo’ non accumulerebbe neppure in una vita intera. Ha 22 anni, è sopravvissuta ai bombardamenti dell’assalto israeliano su Gaza del maggio 2021, ha visto ogni cosa intorno a sé ridursi in macerie, si è vista schiacciata dalle macerie e sotto quelle macerie ha perso 22 membri della sua famiglia. Un dolore così atroce ti cambia necessariamente e irreversibilmente. Un dolore così grande non lo superi; puoi solo sperare di accettarlo al tuo fianco, puoi sperare di imparare a conviverci. Zainab al-Qolaq questo dolore lo rende manifesto, visibile a tutti, attraverso la pittura.

È straziante il modo in cui l’artista rappresenta i suoi famigliari: fantasmi di persone che, così da un giorno all’altro, non ci sono più e hanno lasciato tracce di sé che rendono ancora più acuta l’assenza. «I vestiti mi spaventano, mi ricordano la mia famiglia. Le persone che ho perso sono diventate vestiti vuoti» – dice al-Qolaq e nei suoi dipinti, i suoi famigliari perdono i tratti somatici, diventando solamente abiti vuoti. I colori sono cupi, le pennellate trascinate, dolorose. In alcuni dei suoi dipinti sembra quasi che l’artista intinga il pennello nel colore una sola volta: l’inizio del tratto risulta molto carico, per poi sbiadire sempre più, scomparendo in una trasparenza che suona come abbandono, rassegnazione. 

Già prima della guerra Zainab al-Qolaq dipingeva: «disegnavo il mare, i gabbiani e dipinti pieni di vita» – afferma in un’intervista. Non c’è più niente di tutto ciò nelle opere della al-Qolaq, niente più vita, solamente morte. Ma se guardiamo una foto dell’artista davanti ad uno dei suoi ultimi quadri, capiamo immediatamente che certi occhi pieni di dolore, il mare non possono vederlo più. 

Tuttavia, Zainab al-Qolaq, ha trovato nell’arte la possibilità di trasformare il dolore in energia, ha trovato nell’arte la forza di reagire e ogni reazione, anche la più piccola, porta con sé un’infinità di possibilità, tra cui quella di ricominciare: che sia da capo o dal punto dove si era rimasti. 

Barbara Talarico

© Credit immagini: link + link + link + link

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.