Siamo stati a Torino, per conoscere diverse realtà in rete con il Gruppo Abele, associazione che da oltre 50 anni lavora nella città in diverse aree: dalle dipendenze all’educazione, dai giovani alla cooperazione, dalle famiglie all’inserimento sociale. Durante due giorni di formazione intensa, abbiamo avuto modo di visitare tre realtà che operano a favore della riduzione del danno e di mettere in pratica quanto osservato nella giornata di seminario tenuto da Ivan Severi e Lorenzo Camoletto, rispettivamente antropologo e formatore, uniti nella ricerca e nel coordinamento delle attività nell’area piemontese.
Neutravel
Nato nel 2007 da una partnership tra settore pubblico e privato, l’equipe di progetto si muove tra Torino e dintorni per «ridurre il Danno e limitare i Rischi nei contesti del divertimento notturno giovanile». Ospitato oggi parzialmente nei locali che furono del drop-in (struttura a bassa soglia ideata per accogliere adulti in difficoltà) del Gruppo Abele, dopo il COVID-19 Neutravel si è localizzato come Monkey Island, uno spazio servizi aperto un pomeriggio alla settimana per offrire assistenza, test di drug-checking e sedute di confronto gestite da psicologi formati.
Quattro le aree di intervento del progetto: divulgazione per un utilizzo consapevole, distribuzione gratuita di materiali sterili di riduzione del danno (es. preservativi, siringhe, ecc.), analisi di sostanze con spettrometro, assistenza medica e zona chill out in festa. Da quest’anno a Monkey Island è possibile accedere anche a sedute individuali, nell’area dedicata a Intermedium, «per dare alle persone la possibilità di parlare di esperienze in stati alterati di coscienza» – ci racconta uno dei suoi fondatori.
Pronta Assistenza (Pr.Assi)
La struttura, interna all’Ospedale Amedeo di Savoia, nasce nel 1997 su iniziativa del Servizio tossicodipendenze dell’ASL di competenza territoriale. Oggi, si configura come un servizio di educativo territoriale diurno, che offre servizi di ascolto e orientamento, propone attività e laboratori finalizzati al mantenimento e allo sviluppo delle capacità delle persone tossicodipendenti che lo frequentano, organizza attività più strettamente connesse ai temi della prevenzione e modificazione dei comportamenti a rischio.
Il centro offre servizi differenziati gestiti da un’equipe trasversale; il drop-in, dove le persone hanno la possibilità di ritirare materiale sterile, ma anche di passare del tempo in compagnia di altri utenti, giocando a carte, bevendo un caffè o limitandosi a scambiare quattro chiacchiere; il Modulo Sanitario, un servizio ad accesso diretto che fornisce tempestiva assistenza medica e infermieristica a pazienti tossicodipendenti; la somministrazione di metadone, in una sala adiacente al modulo sanitario, per favorire la rapidità e la continuità tra l’intervento medico e l’intervento infermieristico di somministrazione del farmaco.
Educativa di strada dell’Oratorio Salesiano San Luigi
L’Educativa di Strada mette in relazione educatori e giovani in luoghi di aggregazione spontanea (parchi, piazze, centri commerciali) «costruendo una relazione basata su ascolto, fiducia, dialogo e presenza costante». Prende forma nel 2006 quando, in risposta alla dispersione giovanile nel parco del Valentino, un luogo lasciato in disuso dal comune viene trasformato in uno spazio informale dove tuttora i ragazzi che lavorano (i.e. ‘spacciano’) possono trovarsi con gli educatori per una partita a calcio balilla, a carte o a calcetto.
Il lavoro dell’Educativa è localizzato sia all’interno della chiesa che in strada, dove gli operatori si dispongono con un furgoncino proponendo attività ricreative che coinvolgano i ragazzi e distribuendo materiale informativo. L’obiettivo dell’Educativa consiste nel potenziare una relazione di fiducia con i ragazzi coinvolti, per incentivarli a un percorso di legalità, creando luoghi di incontro e di scambio, mettendosi in gioco e riconoscendo l’importanza di fare rete con la comunità per intervenire in maniera coerente rispetto ai bisogni di chi vive quelle zone nel quotidiano.
La riduzione del danno
Realtà per alcuni aspetti diverse, ma simili nell’attitudine alla riduzione del danno, approccio antitetico rispetto a quello drug-free, che fa dell’astinenza quasi un feticcio. In questo senso, per le varie realtà di Gruppo Abele, l’unico valore indiscutibile è la vita e, con esso, il diritto alla salute.
Il mettersi in relazione con persone la cui vita spesso gravita consistentemente attorno al mondo delle tossicodipenze presuppone anzitutto astensione da giudizio e la capacità di mettere in atto un ascolto attivo, che promuova un dialogo costruttivo in grado di rendere l’altro consapevole delle proprie scelte.
Nel rapportarsi ai diversi utenti (o, più correttamente definiti, clients) sul territorio, i servizi di assistenza medico-sanitaria di Pr.Assi, gli spazi di decompressione di Neutravel e le attività giovanili organizzate dall’Educativa di Strada, non sono altro che oggetti transazionali, pretesti per entrare in relazione con chi sta di fronte, per legarvisi nella speranza che da quest’occasione prenda vita un dialogo di reciproca fiducia.
Torino, una visita e tre realtà, a metà tra il pubblico e il privato, esperimenti interessanti in una regione, il Piemonte, dove a differenza di altre zone della Penisola, le tossicodipendenze sono considerate un LEA (Livello essenziale di assistenza).
Gaia Bugamelli, Matteo Leani, Federica Bonfanti
Studenti del Master Relazioni d’aiuto in contesti di sviluppo e cooperazione nazionale e internazionale
© Credit immagini: Gaia Bugamelli