G124: il rammendo per ricucire gli strappi delle città

È notizia di qualche settimana fa la scelta di Bari come luogo dove attuare l’edizione 2022 del progetto G124 per un ‘rammendo urbanistico’: in particolare l’archistar Renzo Piano e il suo team hanno individuato il quartiere San Paolo che, a detta dei residenti, si sta trasformando sempre di più in un luogo di degrado e malavita. Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione di una piazza ‘verde’ e di diverse opere artistiche sparse per gli edifici della zona, il tutto pensato e progettato di concerto con il politecnico di Bari che sarà rappresentato da studenti e borsisti neolaureati in ambito architettonico. 

Il progetto G124 è attivo da molti anni, da quando sostanzialmente Renzo Piano è stato nominato senatore a vita. Il progetto rappresenta infatti la missione istituzionale dell’architetto che vuole promuovere così il ‘rammendo’, come lo definisce Piano stesso, efficace delle periferie da espletare secondo sei punti cardine: favorendo un mix di partecipanti etnico, generazionale ed economico, fecondando le periferie di scuole, servizi, centri civici, biblioteche e tutto ciò che possa ‘smuovere’ i residenti, potenziando i trasporti pubblici per eliminare i grandi parcheggi, favorendo le aree verdi e gli orti urbani come filo conduttore tra città e campagna, implementando i processi partecipativi locali con micro-finanziamenti e micro-imprese territoriali, e infine sviluppando la diagnostica scientifica dei luoghi tramite l’idea del micro-cantiere non invasivo.

Negli anni passati, grazie ai contributi del gruppo di lavoro G124, si sono realizzati miglioramenti in numerose città italiane. Un esempio tra tutti è il quartiere Niguarda, a Milano, dove è stata ristrutturata una piccola scuola materna che ora si è trasformata in un nuovo centro culturale con un teatro, una palestra e delle aule a disposizione della cittadinanza. Per dare un’occhiata agli altri potete consultare la mappa interattiva presente nel sito del progetto

La formula vincente del progetto è soprattutto il coinvolgimento della cittadinanza e delle eccellenze giovanili locali nel processo di progettazione degli interventi: si favorisce così l’apprendimento sul campo e la messa in pratica di spunti provenienti dalle nuove generazioni che troppo spesso non hanno i mezzi e lo spazio per mettersi alla prova e vederli realizzati.

Edoardo Sasso

© Credit immagini: link

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