Il G8 di Genova vent’anni dopo. Un altro mondo è necessario

Sono moltissime le iniziative che animeranno Genova in occasione del ventesimo anniversario del G8. Oltre trenta organizzazioni della società civile hanno dato vita a un fitto programma di tavole rotonde, spettacoli teatrali, mostre e conferenze in alcuni luoghi simbolici del centro e delle periferie per aprire un dialogo con i cittadini e le istituzioni. Interverranno giornalisti, attivisti ed esperti tra cui Nello Scavo, giornalista, corrispondente di guerra ed esperto di diritti umani nel Mediterraneo e Vittorio Agnoletto, medico, attivista e professore universitario.

Un’occasione per costruire una memoria collettiva e per raccontare quanto successo a Genova a chi non c’era o è troppo giovane per ricordarlo. Per recuperare le idee di un movimento internazionale che, tramite lo slogan Un nuovo mondo è possibile!’, si mobilitava contro un modello capitalista causa di sfruttamento di individui e risorse.

«Questo è il primo movimento nella storia che non chiede qualcosa per se stesso, ma chiede giustizia per il mondo»

E’ fondamentale fare luce e parlare di ciò che successe quel lontano, ma non poi così lontano, 19 luglio 2001 a Genova, perchè è una pagina nera della storia del nostro paese e della comunità internazionale. E’ una storia che ci ricorda che anche in una democrazia di un paese del ‘primo mondo’ nessun diritto umano deve darsi per scontato e che ancora oggi dobbiamo difendere le vittorie di ieri in modo tale che eventi come quello di Genova non si ripetano. Quel giorno già si parlava di lavoro, di ambiente, di migrazione e diversità. Quel giorno, ancora prima della nascita di Fridays For Future, di Black Lives Matter e di #Metoo, già si scendeva in piazza per chiedere di lasciare il mondo un posto migliore di come lo si aveva trovato, di costruire ponti e non muri, di garantire il diritto alla diversità e pari diritti alle donne.

 «Dicevano che il succo dei limoni fosse un antidoto efficace con i gas lacrimogeni»

Quest’anno gli eventi culturali organizzati parlano di questi stessi temi, ci si incontra per capire a che punto siamo e cosa abbiamo imparato da quei fatti così forti di vent’anni fa. 

Per approfondire il tema vi consigliamo Limoni, il podcast della rivista Internazionale curato da Annalisa Camilli e Dreamers, un podcast indipendente che, attraverso le voci di alcuni protagonisti della vicenda, racconta idee e progetti passati e futuri.

Potete trovare il programma completo degli eventi qui.

Silvia D’Ambrosio e Maddalena Fabbi

 © Credit immagini: link + link

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