Sant’Anna di Stazzema è un piccolo paesino in provincia di Lucca, passato alla storia per essere stato teatro di un terribile massacro nazifascista, avvenuto il 12 agosto 1944.
In memoria delle vittime, nel 2018 venne chiesto all’artista visuale perugino Gianni Moretti (classe 1978) di realizzare un monumento. Da quel momento Moretti inizia a interrogarsi sul significato di memoria e soprattutto si chiede quale sia il modo giusto per avvicinarsi a un tema tanto delicato. Dopo una lunga ricerca l’artista si imbatte in una testimonianza riguardante la vittima più giovane: Anna, morta dopo soli venti giorni di vita. Anna diventa in qualche modo la musa di Moretti, che decide di dedicarle il suo monumento, guardando oltre la sua morte, celebrando ogni giorno che non ha vissuto.


Il monumento di Gianni Moretti è quanto di più lontano possiamo immaginare dalla classica scultura imponente: l’artista sceglie di realizzare un’opera di land art che, vista dall’alto, ha le sembianze di una nebulosa cangiante che si muove in direzione opposta a quella percorsa dai nazisti, così da sanare metaforicamente la ferita. I singoli elementi che costituiscono la nebulosa – tanti quanti i giorni non vissuti da Anna – sono dei chiodi dalla testa dorata a forma di cardo, un fiore che, secondo una leggenda tedesca, nasce laddove è stato commesso un omicidio.
Piantare un chiodo per piantare un fiore.
Piantare un fiore per ricordare ogni giorno non vissuto da Anna.
Piantare un fiore per non dimenticare mai.


Il monumento è stato inaugurato il 25 aprile 2018 e sono state le sorelle di Anna a piantare i primi due elementi nella mulattiera. Da allora il monumento è in continua crescita: chiunque può chiedere all’artista un cardo da piantare in memoria delle vittime e contribuire a mantenerne viva la memoria. Anna – Monumento all’Attenzione va ben oltre il valore estetico del monumento, è un’opera che si cela tra le foglie del bosco e talvolta può sembrare che non esista, ma è l’attenzione delle persone a portare a scoprire i cardi lungo il cammino. Perché la memoria, più di molte altre cose, richiede attenzione.
Barbara Talarico
Grazie Gloria, anche a noi quest’opera d’arte ha colpito molto! Continuiamo insieme a seminare bellezza e speranza, ciascuno a suo modo!
Trasformare la tragedia in memoria e in bellezza attraverso quest’opera così significativa e delicata é qualcosa di incredible. Vorrei poter piantare anch’io un cardo per rendere omaggio ad Anna e per ricordare tutte le vittime della guerra. Scelta azzeccata e bellissima quella di promuovere l’intervento di Moretti nel giorno esatto in cui é stato inaugurato!