A passo d’uomo: In Solitaria lungo il Sentiero Italia

«Quando ho fatto tutte le Alpi a piedi, qualche anno fa, alla fine del viaggio, dovevo girare e scendere verso Genova per tornare a casa. Davanti a me, però, c’erano gli Appennini e un po’ mi spiaceva fermarmi. In quel momento si è accesa la scintilla. Perché non proseguire?»

A volte non basta un arrivo per indicare la fine di un viaggio. Perché non andare oltre? L’innata tensione verso l’ignoto è alla radice della natura stessa dell’uomo. Se è vero che ci sarà sempre un confine da superare, una realtà da scoprire, un sentiero da esplorare, allora sarà pure vero che ci saranno uomini affamati d’ignoto a camminare, sperare, lottare lungo quelle strade. 

Elia Origoni è uno di questi. Classe ’91, varesotto, di lui abbiamo già scritto in tempi non sospetti, parlando del Solo Alps Project in cui Elia ha percorso tutto l’arco alpino da Vienna a Genova, in 112 giorni circa. 

Come detto, non possono esserci confini o arrivi per chi non vuole fermarsi. Elia, infatti, ha un nuovo progetto che partirà a Febbraio: In Solitaria 2021

«Percorrerò il Sentiero Italia del CAI da Santa Teresa di Gallura (SS) fino a Muggia (TS) oltre 7000 km di sentieri che abbracciano tutto il territorio italiano, dall’Arco Alpino alle Isole, N.d.R. – in solitaria, a passo lento e cercando di essere il più ecosostenibile possibile. Mi muoverò con navigazione completamente analogica, solo cartografia cartacea e senza utilizzare il GPS (se non per emergenza). Ho deciso, infine, che per essere a emissioni zero percorrerò i tratti di mare (dalla Sardegna alla Sicilia, lo stretto di Messina) e alcuni laghi in barca a remi».

Camminare in una sola volta 7000 km di sentieri è già incredibile, l’aggiunta dei tratti di mare in barca a remi ha dello stupefacente. Soprattutto se consideriamo che Elia non ha una pregressa esperienza di canottaggio. 

«Ho iniziato qualche mese fa ad allenarmi con i canottieri vicino casa e sono anche supportato dall’aiuto di Matteo Perucchini (solo un ragazzo che si è fatto l’Oceano Atlantico in solitaria con una barca a remi, N.d.R.). Sicuramente reputo i momenti in mare tra i più difficili, come lo sarà anche solo il fatto di dover vivere in acqua per 1 settimana (tra Sardegna e Sicilia). L’imbarcazione è una barca a remi di tipo oceanico. Ha una parte centrale con la postazione di remata e 2 cabine stagne, una a poppa ed una a prua, una per i viveri e una come posto letto».

La natura di In Solitaria 2021 è di affrontare il percorso a passo lento. La lentezza come fulcro dell’esperienza è stata fatta propria anche da altre realtà come i ragazzi di Va’ Sentiero.

«La mia idea di viaggiare a passo lento non è quella di muoversi di corsa per fare l’impresa sportiva, ma è quella di camminare, conoscere e lasciarmi stupire dai luoghi e dalle persone che incontrerò. Naturalmente per la lunghezza del percorso e per la mia scelta di farlo in una sola stagione (Febbraio 2021 – Ottobre 2021) non potrò fermarmi tutto il tempo che sarebbe necessario, ma punto a conoscere più persone e luoghi possibili. Il massimo sarebbe avere tutto il tempo del mondo e ogni giorno fermarsi a conoscere qualcuno».

Essere ‘In Solitaria’ non significa essere sempre solo, anzi. «Sono solo, ma perché voglio essere il più possibile aperto a qualsiasi incontro che faccio. Quando si parte in più persone per un viaggio così, il rischio è quello di chiudersi nel gruppo e non permettere al nuovo che si incontra di entrare nella nostra vita. Comunque per chi vuole sul mio sito verrà segnalata la mia posizione in tempo reale, quindi se qualcuno vuole incontrarmi o unirsi a me per uno o due giorni, sa dove trovarmi».

Nello zaino solo l’essenziale: le mappe cartacee, il cambio indispensabile, un fornelletto ad alcool, un GPS d’emergenza e un mini pannello solare. C’è un sentiero di oltre 7000 km che unisce da Nord a Sud un paese frammentato, diviso e arrabbiato. Lo unisce con la migliore possibile delle colle: la bellezza. La bellezza della Natura che pervade il nostro paese in lungo ed in largo e delle persone che la tutelano e la vivono quotidianamente. C’è un ragazzo che ha deciso di percorrerlo tutto questo sentiero, in una volta sola, solo con le sue energie. E poi ci siamo noi, con i nostri personali sentieri di vita e con la nostra voglia di ignoto. Questo tempo d’incertezza e di arrivi senza più partenze, però, spesso ci pietrifica e ci intorpidisce, come una nebbia che ci nasconde l’orizzonte. Elia e la collante bellezza del Sentiero Italia che attira lui e molti altri, ci ricordano l’unica domanda che da sempre vale la pena porsi: «Perché non proseguire?»

Tommaso Merati

© Credit immagini: link

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