Avvocato di Strada

Oggi incontriamo l’Avvocato Emilio Robotti, coordinatore della sede di Genova di Avvocato di Strada.

Come è nata la vostra attività? 

«Avvocato di Strada è una Onlus nata a Bologna nel 2000 grazie all’Avvocato Antonio Mummolo e altri Avvocati. L’obiettivo principale è tutelare i soggetti più deboli, in primis le persone senza fissa dimora e le vittime della tratta di esseri umani. La prima causa patrocinata è stata proprio mirata a far ottenere la residenza in Italia a un soggetto senza fissa dimora. La Onlus ha aperto sedi e sportelli in 55 città italiane, portando avanti progetti nazionali e locali.

Gli sportelli nascono sempre ospitati da una realtà già esistente e operante con le persone senza dimora, così è successo a Genova, dove il nostro sportello è stato aperto nel 2013, presso la Comunità di San Benedetto del Porto gestita allora da Don Andrea Gallo. Ad oggi siamo 12 avvocati e diversi volontari»

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In cosa consiste la vostra attività e quali sono i vostri progetti? 

«Esistono diversi progetti a livello nazionale legati alla tutela delle persone senza fissa dimora. Ogni sede tuttavia è autonoma per ciò che concerne lo sviluppo di un progetto o di una attività. 

La nostra principale attività è quella di sportello, dove riceviamo senza appuntamento, siamo comunque reperibili via telefono e email. Cerchiamo di ascoltare e aiutare tutti, indirizzando ad altri servizi le persone che non sono senza dimora e si rivolgono a noi. 

L’attività di sportello è molto importante perché funge da ‘filtro’. Durante questo primo incontro si compila la scheda relativa al trattamento dei propri dati, si raccolgono i documenti ed è compito dei volontari, a seconda dei casi, indirizzare chi si rivolge allo sportello verso centri specializzati, come ad esempio i centri antiviolenza, qualora non si abbia un avvocato specializzato tra i volontari. Questa attività inoltre è molto importante perché grazie ai dati raccolti in tale sede, alla fine dell’anno redigiamo un bilancio sociale.

Non tutte le cause arrivano in Tribunale, in molti casi chi si rivolge ai nostri sportelli ha solo bisogno di essere ascoltato e consigliato, spesso le vicende si concludono in via stragiudiziale»

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Come si diventa volontari? 

«Generalmente i nostri volontari provengono dal settore legale, ma non solo.

L’incarico al singolo Avvocato viene assegnato dal coordinatore dello sportello; a volte, a un avvocato esperto viene affiancato un giovane avvocato oppure un praticante o uno studente che sia disponibile e voglia fare un’esperienza formativa aiutando anche in tutto quello che è la fase preparatoria all’udienza, comprese le pratiche amministrative e burocratiche.

È possibile svolgere il proprio volontariato ad Avvocato di Strada anche tramite il bando annuale del servizio civile». 

Perché ha scelto questa attività di volontariato? 

«Ho sempre preso parte ad attività associative e sono sempre stato appassionato di diritto internazionale e di diritti umani, materie che pratico nella professione; sono stato studente lavoratore ed educatore di strada, ho lavorato come educatore in un campo rom. Ho fondato e faccio parte dell’Associazione Giuristi Democratici e qui ho conosciuto alcuni colleghi che hanno poi partecipato attivamente ad Avvocato di strada. Sono anche fondatore e attualmente segretario della sezione ligure dell’Unione Forense Tutela Diritti Umani e partecipo ad altre realtà associative e di volontariato sul territorio. Insomma, aderire a Avvocato di Strada per me è stata una cosa naturale».

cena dei diritti

Progetti per il futuro? 

«Il 27 febbraio scorso si sarebbe dovuto svolgere il convegno nazionale di Avvocato di strada per celebrare i vent’anni di esercizio, lo abbiamo dovuto rimandare a causa dell’emergenza sanitaria e nel frattempo abbiamo portato avanti il nostro progetto di formazione realizzando dei piccoli video da caricare sul nostro sito. 

Appena sarà possibile e passata l’emergenza pandemica, vorremmo tornare all’attività di sportello ordinaria e realizzare una cena dei diritti: un’ottima occasione – già sperimentata in altre sedi – per conoscere la nostra attività e le problematiche che affrontiamo quotidianamente.

Ci piacerebbe inoltre realizzare una clinica legale nelle scuole medie e nei licei per sensibilizzare anche i più piccoli a queste tematiche, coniugando aspetti teorici e pratici. Ci stiamo comunque già lavorando».

Elena Antognozzi

© Credit immagini: Courtesy Avvocato di Strada – Sede di Genova