Una casa non ha aspettative irragionevoli
di viaggi o ambizioni imperialiste;
una casa vuole starsene
dove è.
Una casa non manifesta
contro partizioni o proteste
portuali;
una casa è un’oasi
sicura, ancoraggio, luogo
di riposo.
Chiudi la porta a pretesti,
avidità, calcolo politico.
Una casa ricorda
i suoi abitanti primi, azzarda
paragoni:
la donna
che scuote la chioma
su una soglia, l’uomo
chino sugli arnesi e il suo pezzo
di giardino.
Cosa vuole una casa?
Risate, rumori
d’amore, per rinforzare
le mura;
una casa
vuole gente, un placet
a persistere.
Una casa non ha pietre
da dar via; nessuna casa mai è stata accusata
d’un reato, a meno che la privacy
non sia considerata un crimine nella nuova
normativa.
Cosa vuole una casa?
Salde commessure, ogni cosa al suo posto, acqua
che sale nei tubi.
Strappa via gli occhi, vieta
il dramma di uscite,
d’entrate. In qualche luogo
fra i detriti un meccanismo
cola il tempo,
nessun punto
familiare perché una mosca
possa planarci
sopra
Palestina 1993
Gary Geddes
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