Eccoci al primo appuntamento alla scoperta delle associazioni che hanno organizzato l’evento di domenica 12 maggio: la pulizia della spiaggia a Vernazzola (GE)!
Oggi si parte con Surfrider Foundation, organizzazione mondiale senza scopo di lucro che mira alla protezione e valorizzazione di laghi, fiumi, oceani e coste. Fondata nel 1990 da un gruppo di surfisti locali, oggi raccoglie oltre dodicimila membri in Europa ed è rappresentata in nove paesi attraverso le sue attività di volontariato. Un’associazione con un forte assetto organizzativo: i suoi volontari eleggono un consiglio amministrativo che coordina il team esecutivo il quale svolge varie attività, tra cui la raccolta dati, la creazione di reti di sostegno con le attività locali, la sensibilizzazione e la comunicazione.
Ma lasciamo che si raccontino con le loro stesse parole!
1. Perché partecipate a questo evento e cosa significa per voi?
«Come Surfrider Genova siamo stati i promotori di questa iniziativa. Vogliamo cercare di sensibilizzare più gente possibile sulla gravità del problema della plastica in mare, e allo stesso tempo cogliere l’occasione per ripulire una spiaggia della nostra città. Siamo in prima linea per cercare di invertire l’attuale trend che ci potrebbe portare verso un mare con più plastica che pesci nel 2050. I danni causati dall’inquinamento da plastica sono già gravissimi e vogliamo cercare di risolvere il problema, agendo sia sui comportamenti delle persone sia chiedendo normative più stringenti (come quella approvata di recente a livello europeo) sia soluzioni alternative all’usa-e-getta».
2. Avete già fatto altri eventi di questo tipo? Se sì, quali? Se no, che tipo di eventi fate di solito?
«Siamo piuttosto specializzati in questo tipo di iniziative, che fanno parte di una specifica campagna di Surfrider Europe che si chiama Ocean Initiatives. Durante l’anno, ci sono più di 50.000 partecipanti in oltre 1.000 pulizie in tutta Europa: non solo spiagge, ma anche fiumi, laghi e città. Tutti sono invitati a inviare i dati riferiti di quanto si è raccolto, in modo da poter fare un report annuale che indichi le condizioni delle nostre coste, e quali sono i rifiuti più comuni. La cosa bella è che chiunque può andare su www.oceaninitiatives.org per richiedere il proprio kit con guanti, sacchetti e materiale didattico per organizzare una pulizia della spiaggia! Abbiamo già organizzato una pulizia della spiaggia in collaborazione con Greenpeace a febbraio alla Foce e, dopo l’iniziativa di maggio, vorremmo organizzarne un’altra in autunno, nell’Area Marina Protetta di Portofino».
3. Quali obiettivi/progetti ambientali avete a breve-medio termine?
«Oltre a questi progetti vorremmo fare un’iniziativa di sensibilizzazione sui mozziconi di sigaretta, uno dei rifiuti più raccolti nelle Ocean Initiatives a livello globale, nonché uno dei rifiuti più diffusi al mondo (si stima che ne vengano gettati via 4.500 miliardi all’anno). Bisogna ricordarsi che, se si getta qualcosa per terra, è praticamente come buttarla in mare. I mozziconi, essendo fatti di plastica, rilasciano decine di sostanze chimiche, tossiche, che possono inquinare oltre cinquecento litri di acqua ciascuno. Oltre a questa campagna, parteciperemo a festival e mostre dedicate alla tutela dell’ambiente marino. Siamo nati da pochi mesi, ma stiamo cercando di fare rete con più associazioni possibili perché pensiamo che, insieme, si possa generare un impatto su un pubblico sempre più ampio».
Anna V.