Ad Amsterdam tutto è possibile, anche dimenticarsi completamente di essere in una moderna capitale del nord Europa. Come? Bastano dieci minuti, un traghetto gratuito e un lago.
Nella zona nord della città, sulle sponde del lago IJ, sorge l’ex cantiere navale NDSM Wharf, ora vibrante centro artistico e culturale. Questo quartiere è un esempio del sempre più frequente fenomeno di riqualificazione sostenibile di aree industriali dismesse. Altri esempi sono il quartiere Parque des Nações di Lisbona, ex zona industriale riconvertita in occasione di Expo ’98, o il Kunst-Werke, vecchia fabbrica di margarina a Berlino Est oggi votata all’arte contemporanea.
Nonostante la riqualificazione, l’NDSM non ha perso il suo aspetto originario, il suo essere innanzitutto un cantiere navale: capannoni e container non sono stati smantellati, ma svuotati ed affidati a una vivace comunità di artisti, mentre barche e gommoni sono tuttora ormeggiati lungo le banchine.
Il risultato? Una suggestiva cornice post industriale, in cui l’arte è sovrana in tutte le sue sfaccettature. Chi vi si ritrova è immediatamente proiettato in una realtà parallela in cui gli alberghi sono barche galleggianti o altissime gru in cui poter soggiornare e fare bungee jumping.
Un mondo in cui vecchi capannoni, animati da murales mai banali, ospitano mostre, festival musicali, mercatini vintage e padiglioni artistici. Non mancano spazi di ristorazione, buon cibo e una vista esclusiva sul lago.
Ogni oggetto abbandonato o che abbia perso la sua ragion d’essere, trova qui nuova vitalità grazie all’intervento di artisti visionari e stravaganti: tra porte che diventano tavoli e sedili di autobus tramutati in divani, l’NDSM offre una possibilità di fuga dalla caotica realtà cittadina a chiunque voglia immergersi in un’ambientazione diversa dal solito.
Federica G.
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