Oggi, come ogni 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), istituita nel 1992 dall’ONU al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la ricerca scientifica per una gestione sempre più sostenibile delle risorse idriche.
Celebrare questa ricorrenza è tanto più importante alla luce degli ultimi dati UNICEF: sono due milioni le persone che non hanno accesso diretto all’acqua potabile, ed è proprio ad esse che si rivolge l’edizione 2019 della WWD, dal titolo Non lasciare nessuno indietro: diritti umani e rifugiati. Preso atto del problema, Stati e organizzazioni propongono di anno in anno soluzioni all’avanguardia, tra cui spiccano:
- WEDEW, sistema vincitore del premio messo in palio dal Water Abundance XPRIZE,un container in cui si imita il processo di formazione delle nuvole: dallo scontro di aria fredda e calda si produce una condensa, che viene poi imbottigliata sotto forma di acqua potabile. Significativo è il fatto che questo sistema sia a impatto zero e dislocabile in qualsiasi ambiente.
- I SISTEMI A ENERGIA SOLARE per la distribuzione dell’acqua potabile, realizzati da UNHCR garantiscono a bassi costi e minime emissioni di energia, l’approvvigionamento quotidiano di acqua potabile a più di quarantamila profughi in Bangladesh. Alimentati attraverso pannelli solari, questi sistemi estraggono l’acqua da cisterne contenenti cloro e la trasportano attraverso rubinetti collettivi.
- SAHARA FOREST PROJECT è un progetto di agricoltura sostenibile e a costo zero basato sul principio del raffreddamento per evaporazione di acqua di mare, che consente la crescita di colture vegetali in zone aride. Ciò è possibile ricreando in speciali serre il naturale ciclo idrologico.
La WWD ci permette di sperare in un futuro migliore: oggi infatti grazie anche alle nuove scoperte, non sembra più troppo lontano.
Federica G.