Proteggere l’ambiente dai conflitti armati: l’esempio Colombiano

Il 5 Novembre 2001 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato per il 6 Novembre la Giornata Internazionale per la prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente in caso di guerra e di conflitto armato. 

Quando si parla di sfruttamento dell’ambiente ci si riferisce all’ambiente naturale, ma questo è strettamente connesso all’ambiente sociale, economico e politico. Il conflitto armato colombiano esiste da più di 60 anni e tra il 1958 e il 2012 ha causato la morte di 218.094 persone. A questo conflitto hanno partecipato differenti forze politiche: guerriglie, forze paramilitari, forze armate statale e cartelli narcotrafficanti. 

Museo della Memoria e la riconciliazione, Colombia [crediti foto: Felipe Restrepo Acosta, CC BY-SA 3.0, Wikimedia commons]

Anche se il conflitto colombiano non si sostiene con lo sfruttamento delle risorse naturali, è legato in qualche modo a queste risorse poiché una delle principali cause della guerra è la distribuzione delle terre. Inoltre, le zone degli scontri più intensi si trovano proprio nelle zone di protezione ambientale, perché questi luoghi facevano parte della strategia di guerra per nascondersi e per impiantare coltivazioni illegali e trattare la coca. Le colture illegali, le miniere illegali e lo sfruttamento di idrocarburi sono state e sono tutt’oggi fonti economiche per le forze in conflitto.

Nel 2016 il governo colombiano ha firmato gli accordi di pace con le FARC, Forze armate rivoluzionarie colombiane. L’obiettivo della giustizia transizionale consiste nel riconoscimento e garanzia dei diritti delle vittime alla giustizia, la verità, la riparazione e non ripetizione dei crimini. Questi accordi di pace non sono solo tra la popolazione colombiana ma anche tra la popolazione e l’ambiente naturale del Paese che da anni soffre a seguito del conflitto. Il nuovo Presidente colombiano ha promesso di investire fondi e creare istituzioni statali per la protezione dell’enorme ricchezza ambientale che ha questo Paese, dalle coste caraibiche alla cordigliera delle Ande alla foresta amazzonica. 

É importante che le forze politiche di tutto il mondo si uniscano nella prevenzione dello sfruttamento dell’ambiente durante i conflitti armati, e per questo motivo le Nazioni Unite hanno creato l’UNEP, il programma dell’ONU per l’ambiente. Questa agenzia ONU ha la missione di incoraggiare la collaborazione nella cura dell’ambiente ispirando, informando e consentendo alle nazioni e ai popoli di migliorare la loro qualità di vita senza compromettere quella delle generazioni future. L’UNEP si avvale di sette sottoprogrammi d’azione interconnessi: azione per il clima, azione per le sostanze chimiche e l’inquinamento, azione per la natura, politica scientifica, governance ambientale, trasformazioni finanziarie ed economiche e trasformazioni digitali. 

Così come l’America Latina si deve unire per salvare il polmone del nostro pianeta, così tutto il mondo si deve unire per curare le ferite della terra e lasciarla migliore di come l’abbiamo trovata. 

Maddalena Fabbi

© Credit immagini: link + [UNEP FI, Public domain, via Wikimedia Commons]

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