Preferisci ascoltare la notizia? Trovi il podcast in fondo all’articolo!
Interplay è un festival di danza contemporanea attivo da ventun anni sul territorio torinese. Seleziona gli spettacoli di punta della nuova scena europea, offrendo ad artisti, pubblico e operatori l’opportunità di incontrare la giovane creatività nazionale e internazionale.
«Raccogliendo la sfida di un anno particolare Interplay ha presentato dal 19 maggio al 22 giugno 21 compagnie» – racconta Natalia Casorati, direttrice artistica del Festival promosso dall’Associazione Culturale Mosaico Danza – «Un viaggio nel contemporaneo tra diverse geografie coreografiche, che include 14 proposte italiane, 5 compagnie europee e 2 internazionali e si è svolto sia in presenza sia in digitale.»
Interplay si è sviluppato con una densa programmazione che si è estesa dalla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani fino alla Lavanderia a Vapore di Collegno per ospitare nei teatri aperti artisti e pubblico in sicurezza.
Gli spettacoli in presenza inoltre sono stati affiancati da una sala virtuale per consentirne la fruizione in streaming.
«In uno scenario stravolto dalla pandemia l’edizione 2020 del Festival aveva avuto la forza di esplorare un territorio completamente sconosciuto. Interplay, fra i primi in Italia, ha trovato nel digitale una modalità per andare comunque in scena, senza fermarsi.»
L’esperienza acquisita ha permesso alla ventunesima edizione Interplay di presentare un progetto articolato in grado di tenere conto di più scenari e di utilizzare le tecnologie a favore del Festival, degli artisti e del pubblico.
Infatti, fra le novità del 2021, vi è il bando Interplay Still Digital, un progetto nato dopo l’esperienza della pandemia e la costrizione del lavorare senza la possibilità di raggiungere il pubblico in modo tradizionale.
A coreografi e danzatori in concorso il Festival ha offerto la possibilità di presentare un lavoro coreografico volto a valorizzare la coreografia grazie all’ausilio delle tecnologie video.
Gli artisti protagonisti del Festival fanno parte di compagnie affermate, a cui si affiancano le nuove generazioni della danza contemporanea. Attraverso peculiari scelte espressive, coraggiose e rigorose, ci traghettano verso nuove dimensioni coreografiche avvicinandoci a territori poco esplorati.
«Medium e linguaggi coreografici diversi, per indagare in modo eterogeneo il senso della vita, il nostro stare al mondo in relazione con la terra, toccati dalle emergenze che stanno cambiando il mondo. La maggioranza dei coreografi porta in scena un corpo politico, che tramite la danza dichiara la necessità di cambiamento.»
La rottura dei canoni di bellezza assoluta e la necessità di accettarsi nella diversità, il corpo nella sua funzione sociale e politica sono alcune delle tematiche portanti del Festival. La danza attraverso la sua poetica offre nuovi sguardi, diverse prospettive, l’espressione artistica diventa una metafora per trasmettere immagini profonde e per mettere in scena i volti dell’umanità contemporanea, tensioni politiche, espressioni di appartenenza, di affermazioni e di potere.
Un festival al passo con i tempi, con i cambiamenti, una finestra sulle poetiche artistiche del presente, a volte esasperate e scomode, altre ironiche creando opportunità di visibilità e di condivisione.
Elisa Lacicerchia
© Credit immagini: Courtesy Andrea Macchia & Diego Diaz Morales