#UPprezzami, non fermarti all’etichetta!

#UPprezzami è la campagna promossa da SottoSopra, il Movimento giovani per Save the Children, presente in 15 città italiane. SottoSopra è una rete di più di 400 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni attivi sul territorio locale e nazionale per realizzare progetti di sensibilizzazione e cittadinanza attiva finalizzate alla difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’intento di #UPprezzami è richiamare l’attenzione sui pregiudizi ‘appiccicati’ ai ragazzi, come etichette indelebili: è tempo di ‘strappare’ queste etichette e impegnarsi per creare relazioni rispettose verso le diversità. 

Nel 2019 si è svolta un’indagine statistica nazionale su oltre 2000 studenti tra i 13 e i 21 anni per raccogliere informazioni sul rapporto con loro stessi e con gli altri, sui luoghi e le persone che frequentano (scuola, contesto sportivo, gruppo di amici, social). È stato chiesto loro cosa pensano delle discriminazioni, quali sono gli stereotipi più frequenti, quali gli episodi a cui hanno assistito più frequentemente e le reazioni che hanno avuto. Oltre 3 ragazzi su 5 si dichiarano vittima di discriminazione. I motivi più frequenti sono l’essere grasso, di genere femminile, non bianco, non eterossesuale, economicamente svantaggiato, portatore di disabilità. Il 50% dei ragazzi intervistati riferisce di aver assistito a episodi di discriminazione in ambienti scolastici: la scuola è il luogo primario di discriminazione. Ed ecco perché #UPprezzami parte proprio da qui, dal luogo di formazione per eccellenza.

Beatrice Somà, studentessa al primo anno di filosofia a Torino, fa parte del gruppo torinese di SottoSopra e ci ha raccontato dell’incontro con Fuoriclasse, realtà di Save the Children che organizza eventi educativi per insegnanti, genitori e alunni. Immedesimandosi nelle categorie di studenti, insegnanti e genitori, alcuni docenti hanno riflettuto sia sugli stereotipi subiti in prima persona sia sulle etichette ‘apposte’ dagli insegnanti stessi. «Per gli insegnanti è stato difficile empatizzare subito con i genitori degli alunni, per loro è stato più facile individuare gli stereotipi proiettati sui genitori». Dopo la formazione si è svolto un lavoro di condivisione e riflessione su come si possa migliorare l’interazione all’interno e all’esterno della scuola. «Un lavoro fondamentale è stato pensare a soluzioni concrete. Nel gruppo dei genitori è emersa la volontà di creare una rete di supporto e di comunicazione tra insegnanti e genitori, specialmente dopo aver vissuto l’esperienza della didattica a distanza, in cui non è sempre stato facile raggiungere tutte le famiglie». 

SottoSopra ha ideato un kit di attività per aiutare gli studenti e gli insegnanti a confrontarsi per abbattere le etichette e per ridurre la percezione di distanza e di isolamento, aumentata soprattutto a seguito della pandemia. Le attività, realizzabili anche online, promuovono l’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso diversi strumenti: musica, arti visive, teatro, letteratura. 

La scuola deve diventare un luogo in cui le diversità sono riconosciute come punto di forza e valorizzate. Il nome stesso della campagna si collega alla parola apprezzare. ‘UP’, inserito davanti al concetto del prezzo, sta a indicare un miglioramento della persona, che si libera dalle etichette assegnatele, riconoscendosi invece valorizzato per la sua diversità. 

Il modo migliore per sostenere la campagna è quello di seguire sui social le pagine di Save the Children, nazionali e cittadine: ogni giorno per tutto il mese di marzo i referenti e i responsabili condividono parti del kit e video con stimoli di riflessione per tutti.

Marta Schiavone

© Credit immagini: Courtesy Giorgia Cioccetti

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