La tutela della biodiversità sul Pianeta è una delle grandi e urgenti sfide del nostro tempo. Molti ecosistemi, sia terrestri sia marini, si stanno degradando a un ritmo preoccupante. Worldrise Onlus, organizzazione che si occupa della protezione dei mari e dei loro abitanti, ha lanciato un’ambiziosa campagna che invita ognuno di noi a fare la propria parte per salvaguardarli. Laura Zunica ci spiega meglio di cosa si tratta.
Cos’è la campagna 30×30? Quali sono le principali sfide che si propone di affrontare?
«La campagna 30×30 Italia è stata lanciata da Worldrise Onlus nel novembre 2020, con l’intento di proteggere il 30% dei mari italiani entro il 2030 attraverso l’istituzione di Aree Marine Protette (AMP). La campagna nasce per diffondere l’importanza e i benefici della protezione degli ecosistemi marini del Mediterraneo, coinvolgendo diversi settori della società, uniti dalla visione comune di un mare italiano in cui la tutela della biodiversità diventi volano di sviluppo economico e sociale. Il mare è la linfa vitale del Pianeta: ci dona il 50% dell’ossigeno, assorbe circa il 25% dell’anidride carbonica in eccesso, regola il clima ed è fonte di sostentamento per circa 4.3 miliardi di persone. Nonostante ciò, inquinamento, cambiamenti climatici, pesca eccessiva e illegale, perdita di biodiversità ne stanno compromettendo la salute futura. Ma è ancora possibile invertire la rotta attraverso l’istituzione di aree in cui gli ecosistemi marini possano rigenerarsi, producendo benefici ambientali, sociali ed economici: le Aree Marine Protette (AMP).»

Cosa sono le Aree Marine Protette e perché è importante tutelarle?
«Le Aree Marine Protette sono zone in cui la biodiversità viene tutelata e salvaguardata in modo che le bellezze e le risorse del mare siano fruibili anche per le generazioni future. Gli ecosistemi marini, infatti, sono equilibri molto fragili che l’uomo nel tempo ha compromesso in maniera sempre più importante. Il Mediterraneo, secondo la FAO, è uno dei mari più sovrasfruttati al mondo; al momento stiamo usando il mare come un conto corrente da cui preleviamo in continuazione senza mai versare un centesimo. Le Aree Marine Protette ci permettono di rallentare il processo di esaurimento delle risorse. Nonostante ciò, ne esistono ancora troppo poche.»
Chi sono gli enti promotori della campagna? Esiste anche a livello internazionale?
«La campagna ha un valore nazionale ma si inserisce in un contesto internazionale che identifica come necessaria la protezione di almeno il 30% dell’Oceano entro il 2030 per garantirne funzionalità e produttività. Worldrise ha scelto di lanciare questa sfida a livello nazionale, riconoscendo l’urgenza di attivare una protezione concreta dei nostri mari. Per il perseguimento di questi obiettivi sono fondamentali il sostegno e la collaborazione di tutti. Per questo la campagna 30×30 Italia è aperta a singoli, associazioni, aziende e tutti gli altri enti che lo desiderano.»

Come si può aderire alla campagna? Cosa può fare ognuno di noi per contribuire a proteggere i nostri mari?
«È possibile aderire alla campagna a titolo personale, manifestando il proprio supporto e mettendo eventualmente a disposizione le proprie competenze tramite l’apposito form sul sito di 30×30 Italia. Molte aziende, inoltre, supportano economicamente la campagna tramite progetti in collaborazione. Sono circa una ventina, infine, le associazioni che hanno aderito al momento [ anche noi de Il Polo Positivo! NdR ]. Il punto di forza del supporto delle associazioni risiede nel coinvolgimento attivo della cittadinanza da un punto di vista territoriale, essendo esse dislocate su tutto il territorio nazionale. Il mare è importante per tutti, non solo per chi vive in aree costiere. Assumendo consapevolezza rispetto ai propri gesti quotidiani, ognuno di noi, riducendo il proprio impatto ambientale, può contribuire alla sua salvaguardia.»
Come tante gocce, insieme possiamo fare un mare di differenza!
Silvia D’Ambrosio
© Credit immagini: Courtesy Laura Zunica + link