Cibo per l’anima a domicilio durante il lockdown

In questi mesi colpiti dalla pandemia abbiamo visto diverse iniziative ideate da giovani allo scopo di mantenere vive l’arte, la cultura e la creatività. In questo contesto si colloca il progetto Poesie a domicilio.

Il cibo e i pacchi acquistati online non sono l’unica cosa che può essere recapitata a domicilio. In questa alternanza di giorni di chiusura totale a giorni di semi apertura, i lavoratori dello spettacolo e in generale coloro che vivevano di performance dal vivo si ritrovano in difficoltà. Allora perché non provare a portare nelle case delle persone questo bene prezioso che essi hanno da offrire? Ci hanno pensato quelli di Poesie a domicilio, un progetto organizzato da giovani di Ravenna che vogliono continuare a diffondere l’arte e la cultura rispettando le norme di sicurezza imposte per la pandemia. 

L’iniziativa nasce a Ravenna a dicembre 2020. L’associazione teatrale Spazio A, con il sostegno dell’associazione culturale Galla e Teo e il patrocinio del Comune di Ravenna, ha organizzato un vero e proprio sistema di divulgazione di poesie e performance teatrali a domicilio. Sono un gruppo di ragazzi dai 18 ai 30 anni che si sono posti un problema: ora che cinema, teatri, musei e locali con musica dal vivo sono chiusi, come possiamo in qualche modo accedere al nutrimento culturale che prima trovavamo in questi luoghi?

Camilla Berardi, una degli organizzatori, ci racconta: «In questo momento di blocco quasi totale, il cibo è uno dei servizi che più spesso ordiniamo, affinché ci venga consegnato a casa. Ci sono venuti subito in mente i rider che corrono su e giù per le vie della città, consegnando hamburger e patatine. È stato a quel punto che abbiamo pensato: e se invece di consegnare cibo per lo stomaco, si consegnasse cibo per il cuore e per l’anima? Anche loro hanno bisogno di essere sfamati, e sono loro a rischiare spesso di morire di fame.»

Come funziona? Questa esperienza, proprio come quella del cibo d’asporto, parte prima di tutto da un menù di impasti poetici genuini per soddisfare i gusti di tutti, così leggiamo nel vero e proprio menù di poesie che si trova sulla pagina Facebook dell’associazione. Una volta che l’ordine viene effettuato, gli artisti arrivano sotto casa del destinatario, vestiti con la tipica divisa da rider e con un cartone della pizza in mano. Ecco che aprendolo, però, rivelano il contenuto dell’ordine: una poesia che recitano a distanza.

L’idea principale da cui nasce Poesia e domicilio è che «siamo esseri umani che hanno bisogno di essere nutriti di bellezza, di speranza e di poesia

Spazio A è uno «spazio di ricerca, ascolto e sperimentazione» si propone di ‘rompere’ lo schermo delle videochiamate di zoom e irrompere nella vita delle persone per regalare un momento poetico: «In un certo senso, se lo spettatore non può recarsi ad ascoltare e vedere l’attore, è quest’ultimo che gli fa visita: si tratta di una forma di performance che diventa itinerante ed è piena di spunti interessanti, proprio perché spesso questi spettatori sono completamente ignari di ciò a cui stanno per assistere.»

Questa associazione teatrale, inoltre, si propone di fare una poesia che sia un motivo di sorridere e di sperare, una poesia democratica, in controtendenza con una scena teatrale a volte molto elitaria. «Troppo spesso il teatro rischia di diventare poco fruibile, volutamente e inutilmente complicato, finendo per scoraggiare anche chi vi troverebbe una passione, da una parte e dall’altra della scena. La semplicità che c’è nel recitare una poesia ci rende accessibili a tutti, e tutti si rendono accessibili a noi. In pochi giorni abbiamo visto lacrime e risate di tutte le età, conosciuto persone e ascoltato storie. Questo è vero contatto, il contatto che ci era mancato
Finora le Poesie a domicilio sono state completamente gratuite. L’associazione, però, si sta muovendo per accontentare richieste di mittenti e destinatari del servizio e ha reso possibile fare delle donazioni libere e facoltative che verranno destinate a un’associazione o a un ente ancora in fase di definizione.

Anna Do Amaral

© Credit immagini: link

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