All’improvviso

Svegliarsi è faticoso quasi quanto addormentarsi, con quest’afa che ti appiccica al lenzuolo e il lenzuolo al letto e il letto all’infuocato centro della terra che pare voglia divorare il genere umano. 

Un occhio si apre, i polmoni si espandono alla ricerca di ossigeno e l’immediato pensiero è: doccia! Eccoti, sotto il getto rinfrescante dell’unico, illusorio, momento della giornata in cui ti senti in pace col mondo. Ogni singolo poro della tua pelle gioisce al contatto con quelle miracolose particelle d’acqua che sembra possano non finire mai. In un impeto di spavalderia, eccoti ruotare il rubinetto verso il puntino blu, fino ad ottenere un getto che ti ghiaccia testa, spalle, braccia e infine tutto il corpo, e con esso, anche il ricordo del caldo atroce fuori dalla doccia. Ogni mattina è la stessa storia e ogni mattina ti stupisci di come non fai in tempo ad uscire dal tuo refrigerante paradiso che ti ritrovi già in un bagno di sudore.

Le tapparelle non si aprono prima di una certa ora e le scarpe chiuse sono diventate la tua tortura quotidiana. Esci di casa con i vestiti più leggeri che hai trovato nell’armadio, gli stessi che ti rimarranno incollati non appena ti siederai. Ogni movimento viene calcolato con estrema accuratezza, in modo da riuscire a mantenere il più basso livello di entropia possibile. Niente abbracci, niente slanci di entusiasmo, no anche alle risate fragorose. Immobile, nella silenziosa lotta contro le goccioline che ti colano sulla schiena, sei impassibile. Credi di essere capace di prendere il controllo delle tue funzioni vitali e della tua temperatura corporea; credi di aver trovato la via di scampo alla sofferenza dal caldo, ma anche questa è un’illusione, come la leggera brezza che ti è appena parso di percepire sul collo. Tuttavia, mentre avanzi sul marciapiede rovente, qualcosa nell’aria sta cambiando. Delle nuvole si sono risvegliate dal loro lungo letargo e ora corrono veloci a circondare il sole, che, prigioniero, si nasconde dietro di esse. L’arsura cessa all’improvviso e una seconda brezza si trasforma in vento tiepido, che trascina con sé i tuoi capelli e la polvere per terra. L’aria ha cambiato tonalità e le nuvole ora si tingono di un grigio gravido di potenza. Un tuono sconquassa l’immobilità terrestre e tutto diventa tempesta. Nel giro di pochi minuti, il cielo si è messo a pioverti addosso da tutte le parti e c’è acqua in ogni direzione. Il diluvio è esploso improvvisamente e le persone intorno a te corrono a cercar riparo. Tutti sembrano ancora più impazziti del meteo e niente ha più senso. Tutto è disordine e confusione e gli scrosci di un vento sonoro si mischiano alla pioggia. Nel pieno di questo immenso caos tropicale, correrai anche tu a cercar riparo o resterai immerso nel misterioso e rinfrescante dono di Madre Natura?

Mishel Mantilla

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