ONEurope, stessi diritti una repubblica: un nuovo orizzonte per riscrivere l’architettura dell’Unione Europea

Il 15 febbraio 2020, nella città toscana di Scandicci, ha preso vita la campagna ONEurope. Same Rights, One Republic, promossa da una rete europea di associazioni e di amministrazioni locali, volta a rilanciare un processo di riscrittura dell’architettura dell’UE.
Un primo passo che possa condurre ad una nuova prospettiva, ritrovando uno scenario politico e sociale capace di dare una svolta positiva alla deriva nazionalista che stiamo vivendo: una Repubblica federale che garantisca pari diritti e doveri a tutti i suoi cittadini.

«L’Unione Europea in questo momento è un tavolino a tre gambe e vive del dialogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento. Per noi rivoluzionare l’architettura significa bilanciare queste tre componenti partendo dal Parlamento, cioè dai cittadini europei, riconoscendo sul piano culturale che il demos europeo esiste. Si può immaginare una Repubblica federale europea nella quale gli stati nazionali continuino ad essere presenti avendo un peso differente nel processo decisionale che ha come oggetto i beni comuni, la sicurezza, la salute, l’ambiente, il lavoro, le frontiere, le guerre» spiega Davide Mattiello presidente della Fondazione Benvenuti in Italia, fra i promotori della campagna, insieme ad Acmos, EuropaNow!,European DemocracyLabe Consiglio italiano del Movimento Europeo, oltre alle Città di ScandiccieVentotene.

European Union Flag

La campagna ONEuropeprevede due azioni: una petizione dei cittadini indirizzata al Parlamento europeo, volta a sollecitare la necessità di aprire al più presto una fase costituente; l’adesione simbolica dei comuni italiani alla Repubblica d’Europa attraverso cartelli stradali posti sui propri confini territoriali con la dicitura ‘Città per la Repubblica d’Europa’.
Il momento è opportuno in vista dell’apertura, posticipata in autunno, della Conferenza sul futuro dell’Europa, esperienza istituzionale che potrebbe avere come esito una nuova fase costituente.
Inoltre l’UE, come previsto nel Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), si è dotata di una commissione apposita, Commissione per le petizioni, per analizzare la pertinenza di tutte le richieste.
Tale strumento istituzionale infonde speranza nei promotori della campagna ONEurope, infatti la Petizionen. 1295/2019 sulla trasformazione dell’Unione europea in una Repubblica europeaè stata accolta sul portale del Parlamento Europeo.

15 febbraio 2020 Scandicci

«Il nostro vuole essere il gesto semplice ma fondamentale di chi sistema un seme nel caldo della terra, proteggendolo dalle intemperie, ma con la speranza e il desiderio di vederlo presto alzarsi da solo e prendere forma. Ci sarà modo di confrontarsi su come coltivarlo, come nutrirlo e anche come potare la futura pianta e noi vorremmo che fossero in tanti a farlo, ma il seme iniziale va piantato» scrivono gli autori, firmati sotto l’acronimo Isagor, del libro-manifesto La Repubblica d’Europa, da cui si ispira la campagna.

Libro-manifesto la Repubblica d'Europa

Il concetto di repubblica da un lato pone l’attenzione sull’idea di uno spazio pubblico, inteso come esperienza individuale, che ha il suo fondamento nella democrazia parlamentare, dall’altro ha la capacità di sollecitare il protagonismo dei cittadini europei.
La costituzione di una Repubblica europea può essere quindi un nuovo orizzonte per costruire ponti e abbattere muri, per investire sulla convivenza sociale e la giustizia, per garantire una casa comune in cui le cittadine e i cittadini europei possano avere uguali diritti e uguali doveri.

 

Adele De Pasquale ed Elisa Lacicerchia