Per chi ancora non ne fosse al corrente, oggi, 28 gennaio, alle ore 12.00 scade la call rivolta a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni desiderosi di mettersi in gioco per svolgere attività di progettazione culturale e creare le dinamiche per promuovere Volterra come Capitale italiana della Cultura 2021.
Volterra, si sa, è uno dei comuni toscani più noti per la sua bellezza e la sua storia artistico-culturale che affonda le proprie radici nella cultura etrusca e vanta ancora oggi atmosfera e aspetto tipici degli antichi borghi medievali.
Ma non bastano bellezza e storia a rendere una città Capitale Italiana della Cultura. Le parole chiave sono promozione culturale, innovazione e sostenibilità. La città deve essere pronta ad attivare un miglioramento della propria offerta culturale con l’obiettivo di attirare più flussi turistici e coinvolgere pubblici differenti, in particolare i giovani.
Per questo il Comune di Volterra vuole rendere protagonisti di questa importante iniziativa ragazzi under 30 provenienti non solo da Volterra e dalla Regione Toscana, ma da tutto il territorio nazionale, interessati a prendere parte a un progetto di rigenerazione urbana e umana. Verranno selezionati 21 giovani per lo svolgimento di Living Lab a cui parteciperanno progettisti culturali e in cui workshop e sessioni pratiche permetteranno di conoscere e approfondire la storia culturale di Volterra e le sue esigenze.
Dopo essersi confrontati e scambiati idee stimolanti, saranno proprio i giovani selezionati a cimentarsi nella stesura di progetti culturali da presentare entro il 2021 e saranno loro a promuovere e candidare Volterra come centro di coesione sociale, partecipazione culturale e crescita economica.
Quindi, ragazzi, siate numerosi e volenterosi di contribuire alla cultura del futuro!
Come dice Alessandro Rosina, direttore di scienze statistiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano «i nostri giovani, se consapevoli del proprio valore sociale di apporto e di costruzione di una nuova società, sono capaci di trasformare il cambiamento in miglioramento».
Marta Colangelo