Sono trascorsi ormai quasi dieci anni da quando Florinda Saieva e Andrea Bartoli, una giovane coppia unita da una forte passione per l’arte contemporanea, sono tornati nella loro terra d’origine per dare vita a quello che oggi è un modello di sviluppo culturale d’eccellenza, la Farm Cultural Park. La Farm sorge tra le antiche case del centro storico di Favara, una piccola cittadina situata nella provincia di Agrigento che fino a poco tempo fa versava in avanzate condizioni di rovina e abbandono. Nel 2010 Andrea e Florinda acquistano alcune di queste case ed effettuano importanti lavori di ristrutturazione: nasce così il primo nucleo dei Sette cortili, una sorta di versione siciliana della Kasba. L’inaugurazione è un successo, arrivano migliaia di persone e Favara inizia ad animarsi e popolarsi di artisti e visitatori da tutta l’Europa.
Da allora, Farm Cultural Park si trasforma in un cantiere in continua attività: durante tutto l’anno vengono organizzate mostre, workshop, eventi, programmi di residenze d’artista e progetti didattici per scuole e università. Negli anni il progetto si sviluppa, e ad oggi comprende Farm XL, spazio espositivo e galleria, Sou, la scuola di architettura per bambini, RAFT, spazio che racconta la storia della Farm e i suoi progetti, Nzemmula, cucina condivisa ma anche salotto collettivo, RIAD, un’oasi verde situata all’interno dei cortili, il Mercato dei Sette Cortili che offre tre food corner con proposte gastronomiche locali e Scenario Farm, dedicato alle performance artistiche e alla danza.
A contribuire al successo del progetto, c’è l’indispensabile aiuto di volontari provenienti da tutto il mondo – che si fermano solitamente per periodi di quattro mesi – e il sostegno di donazioni ed enti privati. Visitare e soggiornare a Farm Cultural Park è possibile, sia con visite individuali, ammesse solo in certi periodi dell’anno, sia con prenotazioni di gruppi.
Qui il link al form per chi fosse interessato a fare un’esperienza alla Farm Cultural Park
Elena Galleani d’Agliano