Nicolò Vadnjal, meglio conosciuto sul web come Nico per gli amici, ha 19 anni e a causa di una grave distrofia muscolare non ha mai camminato. Ha vissuto anni molto difficili e intensi a causa dei problemi fisici connessi con la malattia ma con coraggio e determinazione ha affrontato tutti gli ostacoli mantenendo l’ironia che lo contraddistingue. Vi sarà sufficiente dare uno sguardo ai suoi diversi profili social (Youtube, Facebook e Instagram) per cogliere l’entusiasmo di questo ragazzo, ma a noi questo non è bastato e l’abbiamo voluto intervistare.
«Sono nato a Udine e a causa della distrofia muscolare non ho mai camminato. Nel corso dell’infanzia ho avuto grossi problemi respiratori dovuti a una grave scoliosi che, comprimendo gli organi interni, non mi permetteva di respirare bene. Mi sono sottoposto a una prima operazione di stabilizzazione della colonna vertebrale in cui mi hanno inserito una barra di titanio in grado di allungarsi con la crescita del mio corpo. Quell’intervento mi ha salvato la vita ma i problemi respiratori purtroppo sono continuati e a 11 anni ho fatto una seconda operazione alla colonna vertebrale». Ci racconta che è stata un’operazione molto importante che di solito si divide in due interventi a distanza di sei mesi ma nel suo caso non si poteva aspettare e così, alle già impegnative nove ore di intervento, sono seguite tre settimane in ospedale di cui due in terapia intensiva.
A 16 anni però Nicolò ha avuto un nuovo problema di salute: una pancreatite acuta causata da calcoli biliari. Alla sua difficile situazione fisica si è aggiunto il dispiacere per la situazione precaria in cui si trovava un familiare ma «tutto questo contatto con la morte e la sofferenza mi ha improvvisamente fatto cambiare prospettiva. Ho realizzato quale grande fortuna è quella di essere vivo e l’inutilità di farsi troppi problemi su aspetti della mia disabilità con cui devo ormai convivere». Ci racconta Nicolò che i 16 anni sono stati per lui un momento di grande consapevolezza di sé e di conseguente accettazione della propria situazione che gli ha permesso di cominciare a vivere guardando il bicchiere mezzo pieno. «Ho deciso di provare a vivere come i miei coetanei, ognuno con le sue paranoie da adolescente, e di mantenere il più possibile un pensiero positivo che sono sicuro abbia avuto una forte influenza anche sul mio fisico».
Quest’estate la positività e la tenacia di Nicolò l’hanno spinto a fare una cosa nuova: «ho pensato di aprire un mio spazio sui social network per fare video divertenti in cui raccontarmi e mostrare tutto sommato la mia normalità. Ho tante passioni che voglio condividere e inoltre oggi, ancor più che in passato, ho un approccio positivo alla vita che penso valga la pena di manifestare e che, magari, verrà preso come esempio».
Quando gli abbiamo chiesto quali sono i messaggi che vuole trasmettere attraverso i suoi canali social ci ha risposto: «ho creato questo spazio per parlare della diversità e della disabilità con l’ironia che mi contraddistingue. Penso che ognuno abbia le sue ‘disabilità’ e ciò che davvero importa è sapersi accettare anche con quelle caratteristiche di noi che non ci piacciono ma che ci rendono unici. Dobbiamo imparare ad apprezzare la diversità in tutti i suoi aspetti e tra questi c’è anche quello della disabilità, ma è uno dei tanti». Infatti, nei suoi video e nei suoi post, Nicolò racconta con ironia avvenimenti della sua vita ma non perde l’occasione di raccontare i problemi che incontra quotidianamente un disabile, come la difficoltà di prendere l’autobus a causa delle barriere architettoniche.
Nicolò conclude la nostra chiacchierata con un bellissimo messaggio: «Più che della mia disabilità a me piace parlare della mia diversità perché siamo tutti diversi ed è un grande valore di cui essere consapevoli».
Aloisia Morra