Los Angeles, Anni Novanta, primavera. Rodney King è stramazzato al suolo, ferito, insanguinato. Un anno dopo avrà luogo una delle rivolte più cruente che videro come protagonista la città di Los Angeles e la tematica dell’integrazione razziale, nota come Los Angeles Riots o anche Rodney King Uprising.
In questo clima di rivolta si situa la storia di Freedom Writers, diretto da Richard LaGravenese e interpretato da una credibilissima Hilary Swank.
La trama: Erin, brillante professoressa riceve l’incarico di occuparsi di un corso di riabilitazione sociale per una classe di giovani adolescenti provenienti da situazioni familiari molto complicate. Una classe di ribelli, giovani scontenti e sfiduciati dalla vita. Una classe in cui aleggiano rabbia, rassegnazione e sentimenti contrastanti rispetto anche alle capacità della professoressa. Nonostante le difficoltà e attraverso metodi di insegnamento non convenzionali, Erin, sfidando anche l’incessante rimprovero del padre e del marito, proverà a portare a termine il compito di restituire speranza ai giovani della classe, lottando per restituire loro quell’infanzia perduta, strappata via troppo presto.
Un film sul coraggio, sulla volontà di apportare un cambiamento in un mondo ostile, chiuso e crudele.
Ripartire dal basso, dalla profondità del cuore di un adolescente per provare a restituirgli ciò che una società meschina gli ha portato via. Questa la storia di Erin, la storia delle minoranze e della lotta per i diritti civili, una lotta che dalle strade passa attraverso i corridoi delle aule e le pagine di un diario: la storia di Freedom Writers.
Consigliato!
Sara P