MIKE FC: rap in Genovese per salvaguardare la cultura di una regione intera

Tanti lo conoscono a Genova e tanti lo hanno conosciuto anche per una delle sue ultime imprese (che ha voluto testimoniare con un documentario) camminando su tutta l’Alta Via dei Monti Liguri. MIKE FC aka MIKE From Campo.

Ingegnere del suono, nel suo studio di Campomorone tra la Val Polcevera e la Valle Scrivia scrive e produce la sua musica. Mike è ormai un’istituzione tra i musicisti che cantano in genovese (collaborando anche con artisti consolidati come I Trilli e I Demueluin), già vincitore di due Festival San Giorgio della Canzone in Lingua Ligure nella categoria solisti.

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Ciao Mike, come hai iniziato a fare Rap? E perché in Genovese?

«La musica mi ha sempre accompagnato, a nove anni ho iniziato a studiare pianoforte, a tredici ho smesso: non lo trovavo abbastanza divertente. Ascoltando MTV mi avvicinai al rap/hiphop e io e il mio amico Willy decidemmo di comporre una canzone rap. Volevamo fare qualcosa ‘tipo Sean Paul’, così nella mia cameretta, con il microfono del computer e i suoni della mia tastiera, realizzammo la nostra prima canzone dal titolo ‘Willy e Mikke’, era il 2003. Da quel momento capii che scrivere canzoni mi piaceva davvero. Sempre in cameretta registrai il mio primo CD dal titolo ‘Enjoy’. Con alcuni compagni di calcio dell’AGV (squadra di Campomorone, ndr) incisi altre canzoni prima di formare una crew con altri giovani della ValPolcevera: i Mad Boys con cui incisi il disco ‘Su Questa Strada’, tuttora riferimento per la scena genovese. Dopo scrissi ‘Zena’, la mia prima canzone completamente in lingua ligure. Ricordo che qualcuno si mise a ridere quando gli comunicai la mia idea; ma non mi importava. Ricordo che ero a lezione quando completai la prima strofa, mi uscì tutta in un colpo, dopo la prima rima ‘ciassa-fugassa’. Quella canzone mi cambiò la vita. Il video musicale mi diede una bella carica di entusiasmo per continuare a fare musica, con nuove energie e nuove idee. E ora eccomi qui: lavoro in studio (MAD STUDIO, ndr) come ingegnere del suono e a piccoli passi sono riuscito a ritrovare la concretezza nella realizzazione dei miei progetti musicali, che ho iniziato a caricare sul mio nuovo canale Youtube. Attualmente sto lavorando su un progetto di un disco interamente in genovese e uno in italiano».

Come mai il viaggio in Alta Via? Ti aspettavi questo successo per il tuo video-documentario?

«Il viaggio è nato dalla voglia di conoscere i monti della Liguria e capire qualcosa in più su me stesso. Non sono un ‘escursionista PRO’, non potevo portare con me molta attrezzatura video e non ho avuto sponsor, ma proprio queste caratteristiche rendono il progetto vero e vicino allo spettatore, che percepisce la genuinità del viaggio attraverso la spontaneità con cui è raccontato».

Cosa puoi fare tu per Genova? Cosa può fare Genova Per Te?

«Cantare e valorizzare il Genovese – ascoltarmi, cantare, ballare e valorizzare il Genovese».

Stefano B.

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