Ripensare un manicomio

Ti regalerò una rosa, una rosa rossa per dipingere ogni cosa… Era il tormentone di Sanremo 2007 e, se ricordate, nel videoclip Simone Cristicchi canta aggirandosi tra le strutture fatiscenti di ex-ospedali psichiatrici abbandonati.

In effetti, dopo la Legge 180, oltre a chiedersi che fine hanno fatto i matti, bisognerebbe porsi la stessa domanda sui luoghi che li ospitavano, ovvero i manicomi. Una volta dismessi, gli edifici sono stati spesso del tutto abbandonati o lasciati senza un vero ripensamento urbanistico.

fffPer fortuna, a volte ci sono cittadini che si impegnano per intervenire su queste realtà, come il Coordinamento per Quarto, gruppo di cittadini attivi, che ha dato vita al progetto Quarto Pianeta, in collaborazione e dialogo con varie associazioni, il Centro Basaglia, l’Imfi, l’Asl e il Comune.

Amedeo_4Amedeo Gagliardi, portavoce del Coordinamento, racconta: «L’ex ospedale psichiatrico di Quarto rappresenta una ricchezza con un grande potenziale per Genova: circa settantamila metri quadrati che occupano un’intera collina in mezzo alla città.».

Dopo la Legge Basaglia cosa è successo? «I vecchi pazienti sono restati nella struttura, in vista di una loro riabilitazione sul territorio; ma è mancato un percorso di ‘rigenerazione’ dell’ospedale. Anzi, nel 2008 una parte venne venduta all’attuale Cassa Depositi e Prestiti. La stessa fine sarebbe dovuta toccare, nel 2011, anche alla parte ottocentesca del complesso. Per procedere con la vendita venne istituita una gara d’appalto al massimo ribasso, al fine di ricollocare l’ottantina di pazienti ancora ospiti del complesso».Amedeo_5

Dallo sdegno dei cittadini è nato il Coordinamento per Quarto. Con circa millecinquecento adesioni e quaranta organizzazioni, esso ha impedito la vendita e lo spostamento forzato dei pazienti, spingendo le istituzioni a firmare un Accordo di Programma con cui dare nuova vita all’ex-ospedale. «È bello vedere come un semplice gruppo di cittadini ha permesso di avviare un percorso che non sarebbe mai partito altrimenti.».

Capture.JPGCome racconta Marco Grattarola, un ragazzo che partecipa al Coordinamento: «Sono stati organizzati eventi di ogni tipo, dalla musica elettronica a quella classica (in collaborazione con la GOG), conferenze, eventi teatrali, in collaborazione, per esempio, con il Teatro dell’Ortica, presentazioni di libri e installazioni d’arte. E poi ci sono state varie edizioni di Quarto Pianeta, che si concretizza in tre giorni di eventi. L’anno scorso per esempio abbiamo esposto i progetti disegnati sull’Ospedale non solo dall’Università di Genova, ma anche da studenti della Columbia di New York e dell’Architectural Association di Londra. È importante entrare dentro queste mura per rendersi conto della sua ricchezza non solo architettonica ma anche sociale e umana, entrando in relazione con gli ospiti del luogo».

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Il prossimo appuntamento da segnare in agenda? «Da non perdere il CotonFioc Festival il 15 e 16 giugno, con musica, arte contemporanea e molto altro! Poi si può partecipare alle riunioni del Coordinamento: siamo aperti a tutti e le nuove idee sono sempre ben accette!».

Carolina S.

© Credit immagini: Amedeo Gagliardi e Marco Grattarola

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