Qual è uno degli argomenti più scottanti e attuali in campo ambientale?
Sicuramente l’allarme plastica nei nostri oceani: stiamo pagando le conseguenze di decenni di consumo eccessivo di prodotti monouso di plastica, ritrovando ambienti inquinati e in pericolo.
Non tutto è perduto, però!
L’attenzione dei media e dei governi è ormai altissima, infatti sono state istituite moltissime attività di sensibilizzazione dei cittadini per renderli più consapevoli delle loro scelte.
Per esempio a Milano è partita la campagna Milano Plastic Free: stop nei bar e nei negozi a bottiglie, bicchieri e piatti usa e getta a favore di materiali alternativi, riciclabili e riutilizzabili.
Nelle città di mare invece, spopolano i cosiddetti beach clean-up: gruppi di persone che si riuniscono per raccogliere più rifiuti possibili in spiaggia a beneficio della popolazione sia umana sia marina.
Anche a livello macro, le grandi multinazionali si stanno attivando: Sky e National Geographic per esempio hanno annunciato che uniranno le forze a sostegno delle attività del fondo Sky Ocean Ventures con l’obiettivo di cercare opportunità di investimento volte a risolvere il problema dell’inquinamento marino.
È di pochissimi giorni fa, inoltre, la notizia che Nestlè lancerà sul mercato un nuovo packaging in cartone riciclabile per Nesquik, uno dei suoi prodotti di punta, proprio in risposta alle esigenze delle attese dei consumatori.
Vogliamo tutti noi dare un contributo reale? Facciamo nostro il concetto dell’iniziativa Non lasciarmi qui svoltasi a settembre nel Lazio: ricordiamoci sempre di raccogliere gli eventuali rifiuti che generiamo e ricicliamoli!
E poi via a borracce, sacchetti di tela, cannucce biodegradabili: la lista delle alternative è infinita e con la giusta motivazione centreremo l’obiettivo a favore della nostra salute e di quella del nostro pianeta!
Giulia V.