Circhi sociali che ti cambiano la vita

Negli ultimi anni in Africa sono nate molte associazioni di circhi sociali che desiderano, oltre che intrattenere il pubblico, essere motore di cambiamento per avvicinare ragazzi e ragazze a opportunità di un futuro che non avevano mai considerato possibile. Secondo una ricerca fatta dal Cirque du Soleil, il numero di circhi sociali è cresciuto moltissimo negli ultimi anni. Ora sono più di cinquecento, alla fine degli anni Settanta erano meno di dieci. Questa tendenza è portata dal fatto che l’ambiente offerto dal circo costruisce un senso di comunità e di appartenenza. Richiede inoltre impegno, presenza e perseveranza per poter sviluppare delle abilità. È poi occasione per sperimentarsi e creare, arrivando anche a poter costruire relazioni che creano forti legami di fiducia, essenziali per poter eseguire gli esercizi al meglio e per sentirsi parte di un gruppo eterogeneo.

Lo scrittore e fotografo Tommy Trenchard a maggio 2022 ha prodotto un reportage raccontando in particolare di due circi sociali africani, il Tinafan in Guinea e il Zip Zap in Sud Africa. Alcuni circi africani sono molto conosciuti in tutto il mondo circense internazionale, essendosi esibiti anche in grandi città come New York e Tokyo. Hanno dato la possibilità a molti giovani di allargare i propri orizzonti, permettendo loro di vedersi al di fuori delle loro città e dei loro villaggi. 

Ibrahima Bamba, ex judoka che oggi allena il circo Tinafan, racconta infatti che moltissimi artisti del circo guineano si sono trasferiti in Europa e negli Stati Uniti in realtà molto prestigiose. Prima del 1998 erano pochissimi i guineani che avevano sentito parlare del circo. Oggi invece gruppi circensi nascono in continuazione: le feste locali sono occasione per farsi conoscere e raggiungere un nuovo pubblico, esibendosi in stile libero per le strade. 

A Città del Capo, in Sud Africa, dal 1992 esiste lo Zip Zap circus, che aiuta i ragazzi a uscire da una vita povera e violenta delle township della città. ‘Il 90 per cento del nostro lavoro consiste nell’emancipare i ragazzi. È un sistema educativo alternativo‘, racconta Brent van Rensburg, cofondatore del circo, che ha visto nascere e crescere l’organizzazione. Il circo sudafricano si è esibito in molte tournée internazionali, anche per il presidente Nelson Mandela. Nonostante il grande numero di spettacoli nel mondo, l’attività sociale del circo non si ferma: lo Zip Zap circus propone anche delle lezioni settimanali nell’ospedale della township di Khayelitsha, per intrattenere e donare un po’ di magia ai bambini che ritirano i farmaci per l’aids.

I circhi sociali sono infatti uno strumento usato in molti ambiti in cui si presentano situazioni di disagio, dalle zona di guerra ai centri di disintossicazione dagli stupefacenti. In Sud Africa questo fu uno strumento per battersi per l’uguaglianza razziale e sociale negli ultimi anni dell’apartheid. Dal 1992 a oggi il Sudafrica rimane comunque una delle nazioni più diseguali al mondo, ma realtà come lo Zip Zap circus permettono di intravedere un futuro più accogliente e senza distinzioni, con artisti e artiste che provengono da ogni parte della città.

Marta Schiavone

© Credit immagini: link

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