Magment e l’innovativo asfalto che ricarica i mezzi elettrici in movimento

Secondo un’indagine di Altroconsumo condotta in Europa, la lenta diffusione di mezzi elettrici sarebbe dovuta, in alcuni paesi più di altri, alle difficoltà connesse alla ricarica. Le colonnine risultano essere troppo poche, sia nelle aree urbane che nelle aree di servizio sulle reti autostradali, e la maggior parte di esse troppo poco potenti per una ricarica veloce dei mezzi.

Come arginare allora questo problema? Una soluzione arriva da Magment, startup nata nel 2015 in Germania, ideatrice di un asfalto innovativo, denominato MagPad, in grado di ricaricare in maniera wireless i veicoli in movimento. Composto da un calcestruzzo a base di ferrite, il prodotto è in grado di creare un campo magnetico, potente e stabile, capace di ricaricare a induzione i mezzi che a loro volta possiedono un dispositivo in grado di assorbire questo tipo di ricarica.

Questo materiale risulta quindi essere comodo ed efficiente, ma anche robusto, green ed economico. In primis, eviterebbe il problema della lunga sosta per la ricarica, aprendo la possibilità di viaggiare anche per lunghi tratti senza preoccuparsi dell’autonomia del proprio mezzo. Nemmeno la tipologia del mezzo sarebbe un problema per MagPad, in grado di ricaricare mezzi pesanti, automobili, ma anche veicoli leggeri come monopattini. Inoltre, la ferrite di cui è composto deriverebbe dal riciclo di dispositivi elettronici: una scelta meno impattante a livello ambientale ed economica rispetto alla ferrite sintetizzata ex-novo.

MagPad non è solo un sogno nel cassetto: Holcomb, governatore dell’Indiana, avrebbe da qualche tempo annunciato un progetto tra il Dipartimento dei Trasporti, la Purdue University, e Magment. Da sempre l’Indiana rappresenta ‘il Crocevia d’America’ e con questa iniziativa si potrebbe aggiungere alle sue strade un tassello innovativo: un segmento di autostrada interstatale elettrificato a MagPad. La sperimentazione dovrebbe iniziare entro l’estate 2022, con tre principali fasi: prima la Joint Transportation Research Program (JTRP) presso il campus di West Lafayette, a Purdue, eseguirà analisi, test e ricerche di ottimizzazione. Poi, il Dipartimento di trasporti costruirà un tratto di prova dove verificare l’effettiva capacità di questo asfalto di ricaricare mezzi pesanti. Infine, se tutto andrà come sperato, si procederà alla costruzione del segmento autostradale.

Non ci resta che attendere, osservare, e sperare che questa sia la svolta per l’elettrificazione dei mezzi, e che, se realmente efficiente e sostenibile, questa innovazione arrivi presto anche in Europa. 

Cecilia Verri

© Credit immagini: link + link

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