Erano passati soltanto pochi mesi dall’ultima volta che si erano visti, eppure l’emozione per quel ritrovamento era talmente tanta che divorava le loro pance, togliendo loro la fame, il sonno e la capacità di controllare quei fastidiosi ticchettii tipici del corpo quando è in preda all’agitazione.
L’ultima volta che si erano visti, Xavier aveva perso i due denti davanti e mostrava un buffo sorriso sdentato. Paolo, invece, dopo l’ennesima invasione di pidocchi, aveva rasato a zero la sua folta chioma bionda, mettendo in mostra lo splendore di una testa perfettamente tonda. Era nata così l’idea che, se la sua testa fosse stata più piccola, avrebbe potuto essere scambiata per un pallone da pallavolo, idea che divertiva tantissimo Xavier, che non perdeva occasione di dimostrare il suo affetto per il cugino prendendolo in giro. Xavier e Paolo si scambiavano tutto: disegni, idee, paure, teorie sul funzionamento del mondo degli adulti, pidocchi, lecca lecca e ogni tanto anche le colpe dei pasticci che facevano insieme. Se avessero potuto scegliere, avrebbero deciso di vivere sotto lo stesso tetto, o perlomeno nella stessa città. Ma per delle ragioni che i grandi chiamavano lavoro, Xavier e Paolo potevano vedersi solo durante le vacanze, o per il compleanno di qualcuno della famiglia. E anche se la maggior parte delle volte era qualcun altro a compiere gli anni, a loro pareva che la festa fosse la loro, perché il loro ritrovamento era sempre motivo di festeggiamento. Xavier avrebbe voluto dire a Paolo che spesso sentiva la sua mancanza, e Paolo avrebbe voluto dire a Xavier che era il migliore compagno di giochi del mondo, ma nessuno dei due osava esternare cotanto bene, per via di una qualche morale imposta per cui i maschi non si dicono certe cose. Allora, per compensare, quando gli adulti erano lontani e loro potevano immergersi in un universo tutto loro, Paolo regalava tutte le sue carte preferite a Xavier, che a sua volta offriva in dono a Paolo le biglie più preziose della sua collezione. Solo quella volta che si persero nel boschetto dietro casa della nonna riuscirono a dirsi a parole quello che da sempre sentivano, giurandosi che non si sarebbero mai separati e facendosi la promessa di rimanere cugini per sempre.
Trent’anni dopo, quando Luisa, la figlia di Xavier, si era avventurata nello stesso boschetto insieme ad Alessandra, figlia di Paolo, e non si riusciva proprio a trovarle, i due cugini adulti si ritrovarono nel punto esatto in cui la promessa era stata sancita. Solo allora – nonostante fossero diventati due persone molto diverse che vivono nella stessa città, ma non si vedono mai – Paolo e Xavier si sorrisero imbarazzati per aver dimenticato la loro promessa per tutto quel tempo.
Mishel Mantilla
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