pOrtal: un ponte per unire il pianeta 

Un giovane milionario, Benediktas Gylys, eclettico imprenditore lituano, conduttore di talk show, angel-investor, autore di libri è il fondatore e presidente della Benediktas Gylys Foundation, la quale finanzia progetti che promuovono la creatività, l’imprenditorialità e l’inclusione.

Tra le tante iniziative della Fondazione vi è pOrtal, progetto con l’obiettivo di creare «un ponte che ci porta – io, tu e loro – alla consapevolezza dell’unità». Il progetto è nato tra Vilnius e Lublino: in ognuna delle due città è stato installato un ‘portale’, ossia un grande schermo dotato di telecamera che mostra quanto accade nell’altra città, così che i passanti nelle rispettive città possano interagire attraverso una sorta di sistema di videoconferenza permanente.

Perchè Vilnius e Lublino? Perché le due città hanno una lunga e plurisecolare storia comune, che risale fino al XVI secolo, quando fu siglato in Polonia il patto dell’Unione di Lublino che sancì la nascita della Repubblica dei due Popoli o Confederazione Polacco-Lituana; così oggi le due città tornano a essere collegate da un ponte virtuale.

Agli occhi degli ideatori del progetto il funzionamento della società contemporanea ha diviso gli individui che la compongono, devastando una convivenza armonica tra le persone. Parole intense introducono il manifesto di pOrtal:

«Circondarci solo di coloro che sono vicini e parlano la stessa lingua ci dà conforto e un senso di stabilità. Limita anche la prospettiva del mondo alla nostra ristretta cerchia interna. Lentamente diventa uno spazio perfetto per risvegliare le insicurezze verso chi ne è fuori e una scusa perfetta per essere incuranti del mondo che gli appartiene.

Ogni giorno rimane meno spazio per il dialogo, l’empatia e la compassione, per sentirsi ed essere uniti nella nostra casa – una minuscola astronave Terra che sta rapidamente decadendo a causa di troppi loro, e troppo poco di noi.

È così facile credere che siamo ognuno un’onda e dimenticare che siamo anche l’oceano.
Trascendiamo questo senso di separazione e siamo i pionieri dell’unità.

Il portale vi invita a sperimentare il nostro mondo così com’è – unito e uno – senza confini, pregiudizi ed etichette di noi e loro»

Il progetto si prefigge l’obiettivo di formare presto una rete coinvolgendo altre città, «in modo che nel prossimo decennio il nostro pianeta non sembrerà più separato». E così ci sono nuove rotte aperte verso il Regno Unito e l’Islanda: Londra e Reykjavík stanno per diventare nuove ‘pOrtal cities’.

Sofia De Simone

© Credit immagini: link + link

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