Io e Chiara abbiamo appena venti minuti di intervallo tra le due lezioni, quel giovedì. Ci sediamo sulla panchina di legno al sole davanti al bar dell’Università, prendiamo i cellulari, scherziamo ed ecco che ci intervistiamo a vicenda.
Chi sono?
Chiara e gli altri ragazzi dell’associazione sono studenti universitari, residenti a Bergamo e che collaborano con l’Università di Bergamo, ma non tutti studiano lì. Perciò hanno deciso di chiamarsi Students, essendo giovani e provenienti da diversi dipartimenti e atenei, portando diversi punti di vista e sensibilità.
«For equality perché ci focalizziamo su un tema abbastanza ampio, che è quello dell’uguaglianza, delle pari opportunità, di difendere i diritti di tutti, quindi soprattutto del ‘diverso’ e delle ‘minoranze’».
Obiettivo?
«Nata nel 2018, Students for Equality ha lo scopo di sensibilizzare e portare chiarezza, soprattutto nell’Università di Bergamo, attraverso persone competenti, ossia professori e accademici, con conferenze, workshop e altre iniziative di incontro.»
Temi trattati?
«Abbiamo parlato di tutto, sia di persone LGBT, di donne migranti, di minoranze in campo economico, nel prossimo semestre parleremo di depressione, ansia e disturbi alimentari. Cerchiamo di trattare temi di attualità ma anche meno conosciuti. Abbiamo scelto di chiedere ai professori perché noi non abbiamo la pretese di avere competenze o sufficienti conoscenze su determinati temi delicati. In generale, tendiamo a tenerci su una linea apartitica, ma sono pur sempre temi politici che spesso creano tensioni partitiche.»
Messaggio positivo?
«Informarsi. Spesso pensiamo di poter giudicare delle situazioni anche con le migliori intenzioni, ma senza essere informati. E proprio quello che cerchiamo di fare noi è spiegare a fondo un singolo tema o una situazione più ampia, dipende, ma il punto rimane informarsi per avere un’opinione fondata su un determinato argomento.»
Cos’è l’equality? Scopriamolo insieme!
Maddalena Fabbi
© Credit immagini: courtesy Students for Equality