Nasce Fairbnb, l’alternativa etica ad Airbnb

Negli ultimi anni il nostro modo di viaggiare è cambiato molto: oggi si parte anche solo per un weekend verso le mete più disparate, su voli low-cost, magari senza passaporto (grazie a Schengen) e, perché no, prenotando una casa su Airbnb.

Questi cambiamenti, tuttavia, possono avere forti ripercussioni sul territorio. Per esempio, è di qualche giorno fa la notizia della lettera congiunta di dieci città europee – Amsterdam, Barcellona, Berlino, Bordeaux, Bruxelles, Cracovia, Monaco, Parigi, Valencia e Vienna – inviata alla Commissione UE per limitare e regolamentare l’attività di Airbnb. L’appello, a cui ha aderito anche Venezia, accusa il colosso americano degli affitti turistici di essere responsabile dello spopolamento dei centri urbani, dove le case vengono sottratte al mercato immobiliare tradizionale per essere inserite sulla piattaforma, business più redditizio ma causa di una lievitazione degli affitti a lungo termine e una generale carenza di alloggi.

Come rinunciare però, a una comodità come quella offerta da Airbnb? Per fortuna esiste un’alternativa, si chiama Fairbnb, il ‘cugino’ etico di Airbnb, che punta a rendere un po’ migliori i luoghi che visitiamo.

Con questa nuova piattaforma metà del ricavato delle spese di commissione verrà utilizzato per finanziare progetti sociali scelti dai residenti, tornando a mettere al centro gli interessi della comunità ospitante e puntando a creare con il turismo ricadute positive a livello sociale.

L’idea è partita nel 2016 da Venezia, Amsterdam e Bologna, coinvolgendo poi altre grandi città in Italia ed Europa, come Barcellona, Genova e Napoli. Nel 2018 il progetto ha preso forma come cooperativa, per costruire un’organizzazione aperta in cui garantire la massima condivisione delle scelte tra tutti gli attori coinvolti. Infatti, la mission dell’iniziativa, come dichiarato sul sito, è di riportare la parola share (condivisione) nella sharing economy, privilegiando le persone rispetto al profitto.

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Il progetto pone anche molta attenzione al rapporto con le istituzioni, garantendo massima collaborazione e trasparenza sul proprio operato, nel rispetto della legislazione locale ed europea.

Il sito è stato lanciato a Genova il 10 giugno scorso e le prenotazioni saranno attivate a breve: per il momento è possibile registrarsi e iniziare a esplorare le possibili mete, anche in territori extra UE.

Sii il cambiamento che vuoi vedere dove viaggi recita il sito, non siete d’accordo? Allora registratevi!

Carolina Spingardi

© Credit immagini: link + link + link

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