Cosa fa l’Europa per…far incontrare i giovani e sviluppare una coscienza civica ed europea?

Erasmus, Interrail sono le prime cose che saltano in mente quando si parla di opportunità di crescita individuale offerte dall’UE alle nuove generazioni. Tuttavia ne esistono altre, meno note ma non per questo meno importanti.

Conoscete lo European Youth Parliament?

Si tratta di un’associazione internazionale con lo scopo di far incontrare giovani europei per discutere d’attualità in un contesto parlamentare. L’EYP promuove a livello nazionale e internazionale iniziative per far conoscere il funzionamento delle istituzioni europee, favorire la cittadinanza attiva e un pensiero consapevole nei giovani. Tra i principali partner ci sono Commissione Europea e Erasmus+ Programme, nonostante i quaranta comitati nazionali facenti capo all’EYP comprendano anche paesi dell’Europa geografica, quindi non appartenenti all’UE, come Russia e Turchia.

Con le parole di Katerina Mucci, ventunenne romana studentessa di economia a Milano: «Quando sono entrata in EYP nel 2015 ero al liceo, non avevo avuto modo di interessarmi di politica o economia: in generale avevo poca consapevolezza di come funzionasse la società in cui vivevo. Con EYP mi si è aperto un mondo: ho scoperto il funzionamento, il significato storico e il valore simbolico dell’UE, ma anche l’importanza che questa istituzione riveste nel nostro quotidiano e ancora di più per il nostro futuro».

Ogni comitato organizza sessioni a livello nazionale, culminanti in tre sessioni internazionali di dieci giorni, a cui partecipano circa trecento membri selezionati da ogni paese. L’anno prossimo, dal 30 aprile al 10 maggio, la sessione internazionale si terrà in Italia, a Milano. Katerina e due sue coetanee, Elena Marro e Gloria Maria Cavalieri, hanno infatti vinto il bando l’estate scorsa:

«C’è il supporto del gruppo internazionale ma stiamo collaborando con altri partner, quali ASviS e l’Università Bocconi. Vi saranno poi i membri dell’EYP, tutti intorno ai sedici e i venticinque anni, che potranno avere ruoli organizzativi e di supporto: attivarsi nel media team, guidare i lavori di commissione in cui saranno coinvolti i partecipanti o entrare nel comitato organizzativo».

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I dieci giorni culmineranno con la simulazione di un’assemblea plenaria, in cui i vari gruppi presenteranno le loro risoluzioni parlamentari, ma il focus principale del programma resta «sensibilizzare i giovani alla conoscenza reciproca, al dialogo e al confronto». Non mancheranno dunque momenti più ‘ludici’, come l’Eurovillage, serata per conoscere le specialità culinarie di ogni paese, o lo Euroconcert¸ sorta di talent show dei delegati presenti.

Il tema scelto per questa sessione sarà «’Rethinking today, reshaping tomorrow’, ossia la sostenibilità, che significa appunto non sacrificare il domani per l’oggi, concetto declinabile in molteplici ambiti. Stiamo lavorando affinché la sessione sia essa stessa ambientalmente sostenibile, limitando plastica e favorendo l’utilizzo di materiale riciclabile».

Se siete interessati a saperne di più e voleste partecipare, andate sul sito dell’associazione e dell’evento: non perdetevi l’occasione di «partecipare a una piattaforma che permette di avere un impatto positivo sulla società, risvegliando e costruendo una coscienza civica, sociale ed europea nei più giovani!».

Carolina S.

© Credit immagini: link + link

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