La zona della Maddalena, un groviglio di vicoli e piazzette nel cuore di Genova, è da sempre stata accostata alla criminalità, nonostante il pregio storico e artistico delle sue vie, rese famose anche da tanti testi di de André.
Proprio in occasione di una serie di incontri organizzati nel 2012 e promossi dal Patto per lo sviluppo della Maddalena (un’intesa tra comune e cittadini per il rilancio di questo antro di ‘città vecchia’) è nata AMA, Associazione Abitanti della Maddalena.
L’obiettivo principale di AMA è quello di creare un quartiere ‘come una volta’, in cui tutti si conoscono e, se possono, si danno una mano. Infatti, i punti cardine dell’associazione sono oltre alla reciproca conoscenza di coloro che risiedono e lavorano nella zona, anche la condivisione di idee e di azioni per migliorare la situazione.
Dal 2012 AMA ha organizzato eventi, mostre e feste per far rivivere la zona. I consigli di tutti sono ben accetti, tanto più che sulla pagina ufficiale del sito c’è uno spazio in cui poter proporre le proprie idee per migliorare il quartiere.
Si chiama Pietro è uno dei progetti di cui questa associazione si è fatta promotrice. Si tratta di un portale dove ci si scambiano oggetti all’interno del quartiere in un’ottica di condivisione e lotta allo spreco e a cui Legambiente ha dedicato un video.
L’iniziativa più curiosa e che, forse, mette più di buon umore, è stata l’apertura dello Spazio del Maddalena 52, un ‘salotto a piano strada’ dove sono presenti volontari dell’associazione, pronti ad accogliere qualsiasi passante abbia voglia di fare una sosta, leggere o scambiare libri o solamente fare due chiacchiere. Si definiscono un «vero e proprio presidio sociale, culturale e di legalità nel cuore di Via della Maddalena».
Per chi passa da Genova perché non fare un salto a dare un’occhiata?
Daniela R.
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