
Fino a qualche tempo fa non ne avevo mai sentito parlare di FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari); non sapevo di che si trattasse né che missione venisse portata avanti. Prima di decidere se entrarvi o meno, mi sono informata e ho così scoperto che questa organizzazione ha una lunga storia alle spalle e si pone grandi obiettivi.
Nasce nel 1930 – quando parlare di diritti delle donne non era poi così semplice, figuriamoci se abbinati al mondo del lavoro – grazie agli sforzi della fondatrice: la Dott.ssa Lena Madesin Phillips, prima donna a laurearsi in legge all’università del Kentucky. È lei a riunire a raccolta le lavoratrici americane in vari club, a creare la Federation of Business and Professional Women e a volare in Europa per rendere internazionale la sua organizzazione.
Ed ecco che arriva l’International Federation of Business and Professional Women: l’italia è uno dei paesi fondatori. Gli scopi della Federazione sono sostenere le proprie socie nella quotidiana lotta contro le ingiuste differenze di genere; promuovere l’attività lavorativa e sociale delle donne cercando di rimuovere tutto ciò che può ostacolarne una piena partecipazione; e infine far sentire la voce del sesso femminile di fronte alle Istituzioni nazionali e internazionali.
Ho deciso così di far parte di questo mondo: sono stata accolta a braccia aperte nella sezione young (recentemente creata per dare la possibilità anche alle più giovani di far sentire la propria voce) e da allora ho partecipato a cene di beneficenza, assegnazione di premi a sostegno di progetti tutti al femminile (tra i tanti, la onlus Emozioni giocate) e molto altro. Soprattutto, ho trovato un ambiente frizzante e stimolante di donne emancipate, indipendenti e in gamba, sempre disposte a darsi una mano le une con le altre e a lottare per l’uguaglianza dei sessi.
Daniela R.
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